Innovazione

Cybersecurity, i territori sono fondamentali per le strategie di difesa

12
Aprile 2022
Di Barbara Caracciolo

Secondo le rilevazioni del Documento di sicurezza nazionale negli ultimi due anni in Italia si è registrato un incremento del 20% di cyber attacchi, orientati per oltre l’80% contro i sistemi IT di soggetti pubblici e in particolare contro le amministrazioni locali. Per questo tra i principali obiettivi dell’agenda di governo c’è proprio la digitalizzazione dei servizi della pubblica amministrazione. Un’attività che sarà supportata dalle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza, ma che causerà inevitabilmente anche un aumento dei rischi di subire attacchi informatici. In questo contesto sono diventati di grande attualità i dibattiti dedicati al tema della cybersecurity, occasioni per allineare le competenze e le conoscenze per discutere delle migliori strategie utili a proteggere l’ecosistema digitale su sui si regge la vita della comunità. E anche per

L’ultimo di questi talk, dal titolo Il ruolo dei territori nelle nuove sfide della cybersecurity“, si è svolto la scorsa settimana negli UTOPIA Studios organizzato da Trend Micro, società leader globale di cybersecurity, da cui è emerso quanto sia rilevante il ruolo dei territori per la delineazione di una difesa coordinata dalle cyber-minacce: «A fronte di pubbliche amministrazioni centrali che adottano sempre di più soluzioni per mitigare i rischi di cybersecurity nel loro percorso di trasformazione verso un e-government – ha spiegato Nencini, Country Manager Trend Micro Italia – si contrappongono, purtroppo, numerose criticità che impediscono di creare sul territorio una rete omogenea con elevati standard di sicurezza. Per questo è fondamentale una linea univoca e complessiva che coinvolga anche i territori e gli enti locali nell’implementazione di una strategia di cybersecurity, approfittando della grande opportunità data dal Pnrr».

Oltre a Nencini, al talk sono intervenuti Guido Castelli, Assessore al Bilancio e Enti Locali, Regione Marche; Prof. Andrea Ciccarelli, Coordinatore Master in Innovazione e Trasformazione digitale della PA, Università di Teramo; Francesco Di Norcia – Ceo, Performedia; Michele Fioroni, Coordinatore Commissione Innovazione tecnologica e Digitalizzazione, Conferenza delle Regioni; Michele Pianetta, Vice Presidente, Anci Piemonte e Piero Tatafiore, Direttore The Watcher Post.

Ma il problema del Pnrr è che non prevede sufficienti investimenti in favore degli enti locali: «Sebbene gli investimenti previsti nel PNRR a favore degli enti locali non siano ingenti – ha chiarito Fioroni – vanno nella direzione di rafforzare il perimetro nazionale. Occorre fare di più. È indispensabile incentivare la potenza di calcolo e le difese infrastrutturali ma, in particolar modo, serve un grande piano strutturato sulle competenze che miri da un lato a potenziare e a formare alte professionalità specifiche e dall’altro che consenta di investire nella formazione continua del personale nelle Pa».

L’occasione deve essere sfruttata, anche perché il Pnrr destina un quarto delle risorse proprio alla digitalizzazione e all’innovazione: «È una sfida che non può trovarci impreparati – ha concluso Pianetta – penso soprattutto ai Comuni più piccoli e alle realtà marginali. Si tratta ora di individuare priorità e linee d’azione: la cybersecurity è senza dubbio uno dei temi cruciali dell’agenda politica del nostro Paese».