Innovazione

5G Italy, come lo sviluppo della rete può rivoluzionare il Retail

03
Dicembre 2020
Di Valentina Ricci

5G Italy è l’evento del confronto tra istituzioni e comunità scientifica, industriale, economica e delle PA, per comprendere le sfide e le opportunità della rete 5G. Quest’anno, giunta alla terza edizione, l’iniziativa si è concentrata sul legame 5G e Recovery Fund, con le conseguenze positive che gli investimenti europei possono apportare allo sviluppo tecnologico delle reti.

A beneficiare di questa nuova infrastruttura sarebbe anche il mondo del Retail, che mai come in questo periodo ha attraversato un momento difficile a causa dell’impossibilità di fare acquisti fisici in negozio. Una rete più veloce non solo favorirebbe lo shopping da remoto, ma rivoluzionerebbe anche l’esperienza stessa di vendita, che può innovarsi attraverso, per esempio, la realtà aumentata.

Sono questi alcuni temi discussi all’interno del panel “La nuova frontiera dello smart retail”, al quale hanno partecipato Andrea Pozzolini (CEO di Rhea Vendors Group), Pietro Candela (Head of Business Development di Alipay) e Stefano Rizzi (Country Manager di Global Blue). Quest’ultimo ha dichiarato che: «La crisi pandemica ha accelerato i cambiamenti che vedono un retail fisico in forte ridimensionamento a favore di quello digitale: ciò che prima era “nice to have” diventa “must”. Lo dimostrano i numeri, con il canale dell’online che è esploso: nell’alto di gamma, per esempio, si passa dal 12% del 2019 al 23% del 2020».

Se l’e-commerce è stata la modalità di vendita che è più cresciuta durante la recente crisi, chi già antecedentemente aveva puntato su una strategia di omnicanalità si è però trovato in una posizione di forza nel fronteggiare le chiusure obbligate. «Global Blue, da sempre attenta all’innovazione, oggi può parlare di Remote Selling Experience, proponendo servizi come “Hero”, “Elio” o “GoLive”: tecnologie che consentono di colmare la distanza fisica tra cliente e negozio, dando modo a questi due attori di connettersi e interagire tra loro – ha continuato Rizzi – Con lo sviluppo del 5G, non solo si aumenterebbero le performance di iniziative come queste, ma si potrebbero addirittura fare evolvere ed arricchire con nuove feature».

Sviluppare la rete di quinta generazione è dunque indispensabile per il settore del Retail perché, con le parole di Rizzi, “bisogna sfruttare quanto prima la connessione 5G per il 3D, per la realtà virtuale, per quella aumentata, per l’intelligenza artificiale e per la trasmissione dei dati in tempo reale, cosicché i brand possano interagire in modo più attivo con il consumer. Non va però tralasciato l’investimento in formazione: sarebbe infatti un grave errore pensare di introdurre canali innovativi senza aggiornare le skill di chi deve operare in questa nuova realtà».

L’innovazione digitale per l’Italia risulta poi essere decisiva per attrarre quei popoli, come quello cinese, che a livello tecnologico sono più avanzati. Per quanto riguarda la Cina, i dati testimoniano che sia anche la prima nazione per acquisti Tax Free: un settore, quest’ultimo, non certo marginale se si parla si parla di competitività. Per questo Rizzi ha anche voluto lanciare un appello alle istituzioni italiane: «Il 5G da solo non basta: deve essere supportato da misure che ci aiutino ad essere più competitivi quando i turisti torneranno a viaggiare. In primis è necessario ridurre la soglia minima di spesa per poter accedere al Tax Free Shopping, il cosiddetto MPA, che in Italia resta il più alto d’Europa: anche la Francia ha recentemente rivisto al ribasso tale soglia con l’obiettivo di favorire il flusso turistico in entrata nel proprio Paese».

Un obiettivo che riallineerebbe l’Italia ai più grandi Paesi europei e che consentirebbe ai turisti di acquistare da noi potendo recuperare l’Iva spesa, avvantaggiando così i brand del Made in Italy. Se la strada per lo sviluppo del 5G deve perciò essere percorsa e in fretta, non si possono tralasciare quegli elementi che già da oggi produrrebbero un vantaggio competitivo per il nostro sistema Paese, come è evidente sia il tema legato al minimum spending.

Photo Credits: Agenda Digitale