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Grappa, nel 2023 il mercato frena ma può essere solo un rimodellamento dei consumi

01
Febbraio 2024
Di Giampiero Cinelli

Per il mercato della grappa i dati raccontano una crescita in export del 32% in tre anni, ma un 2023 in negativo. Con circa 9 milioni e 400mila bottiglie vendute lo scorso anno e un fatturato di 102,600 milioni di euro, la grande distribuzione organizzata rappresenta il mercato principale della grappa, che chiude con il segno meno sia per pezzi venduti (-4,5%) che per fatturato, -0,6%. I numeri sono stati elaborati dalla società di ricerche Circana.

Il mercato del “fuori casa”, che rappresenta il 27% del mercato italiano della grappa per numero di pezzi e il 31,3% per fatturato totale Italia, risulta stazionario per numero di pezzi, +0,3 per cento, e in crescita per il fatturato, +3%, per gli incrementi di listino intercorsi nel 2023.

Si tratta comunque di un trend legato agli affanni del commercio globale, di cui hanno risentito anche i comparti del vino e della birra. Tra i fattori negativi che nel 2023 hanno colpito i produttori di grappa va poi considerata una rinvigorita azione della peronospora, il fungo che colpisce la vite. Come detto, l’ambito di rivenditori come bar, ristoranti e hotel etc. ha mostrato performance migliori, mentre a pesare sull’analisi complessiva è stata la vendita al dettaglio, su cui ha influito l’aumento dei prezzi allo scaffale.

«I consumi di grappa si stanno spostando da casa al fuori casa. Anche nell'”Horeca” (i rivenditori), come nella grande distribuzione, la categoria ha aumentato mediamente il suo prezzo a prodotto e ciò l’ha spinta, come altri spirit, ad abbracciare la sfera della “premiumizzazione”», aveva dichiarato a fine 2023 al media specializzato Pambianconews Nuccio Caffo, presidente del Consorzio Nazionale di Tutela della Grappa (istituito nel 2022).

Caffo aveva spiegato: «In definitiva, al bancone si spende di più, ma l’avventore medio opta per grappe di qualità. A livello organolettico, è palese il successo delle referenze invecchiate, mentre quelle giovani e morbide risultano oramai destinate a un discorso di miscelazione. Il bere miscelato, a tale proposito, deve ancora entrare in sintonia con la nostra acquavite, il cui sapore di base non è semplice da amalgamare ad altri ingredienti. Il mondo cocktail è, in ogni caso, un fenomeno nascente, di cui si parla sempre più spesso anche tra i grappaioli. C’è da lavorarci seriamente e tutti insieme, perché i margini da sfruttare sono molto ampi».

Per chi sorride il mercato

In controtendenza con le ultime dinamiche di mercato la Distilleria Trevigiana “Castagner”, che nel 2023 è passata dal 12 al 15% della produzione nazionale di grappa, attestando una crescita dell’1,6% di pezzi e del 3,4% di fatturato, raggiungendo il terzo posto come pezzi venduti e il quarto come fatturato. A trainare la crescita la Grappa Barrique Ciliegio, la Grappa Amarone Barrique e il Prosecco Ice.