Esteri

Ue e Giappone, il memorandum d’intesa sui semiconduttori

13
Luglio 2023
Di Giampiero Cinelli

L’Unione Europea sa che, mai quanto ora, c’è bisogno di una sponda sicura nel Pacifico per arginare le ambizioni di potenza della Cina. Questa alleanza sa di averla dal Giappone, con il quale oggi a Bruxelles è stato firmato un memorandum d’intesa sulla sicurezza economica. Obiettivo: rafforzare la cooperazione sulle forniture di materie critiche. «Noi dobbiamo diversificare su materie critiche e semiconduttori e l’annuncio della Cina di mettere in campo restrizioni sull’export di gallio e germanio ci dice che siamo sulla strada giusta», ha spiegato il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. «Lo scopo del club sulle materie critiche è avere una migliore visione su chi può aiutarci sulle forniture di questi prodotti ed è un’iniziativa che deriva da ciò che è successo con Mosca con il gas», ha aggiunto Ursula von der Leyen.

Al termine del vertice è stato sottolineato: «Siamo partner affidabili, siamo amici fidati e lavoriamo per un mondo di pace e più prospero: oggi abbiamo reso la nostra partnership più forte, rendendo ancora più chiaro che siamo al fianco dell’Ucraina e, nella regione dell’Indo-Pacifico, stiamo accrescendo il nostro impegno perché sappiamo che la sicurezza globale è un tutt’uno».

La Commissione ha deciso anche di revocare le restrizioni all’importazione di prodotti alimentari a seguito dell’incidente nucleare di Fukushima in virtù «dei risultati positivi dei controlli effettuati sui prodotti dalle autorità giapponesi e dagli Stati membri. «Si tratta di una decisione che accogliamo con favore e che ci fornirà ulteriore supporto per la ricostruzione delle aree» colpite», ha aggiunto il primo ministro giapponese Fumio Kishida.

Dunque la cooperazione sulle materie prime, un elemento che oggi acquista sempre più centralità nello scenario politico internazionale, sia perché sta aumentando il rischio di carenze, dovute a persistenti squilibri tra domanda e offerta, sia perché il carattere strategico di questi materiali può indurre i Paesi che ne hanno molta più disponibilità, come appunto la Cina, a limitarne l’offerta sul mercato per tornaconto e calcolo politico. Infatti il 3 luglio era già stato firmato anche un memorandum di cooperazione per sostenere la connettività dei cavi sottomarini, poi un’intesa amministrativa su metalli ed energia, mentre per quanto riguarda i semiconduttori è previsto un meccanismo di allerta in caso di rottura della catena di forniture.