Esteri

Georgia, il capo dello Stato rischia l’impeachment dopo il colloquio a Bruxelles

05
Settembre 2023
Di Giuliana Mastri

Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha incontrato a Bruxelles la presidente della Georgia Salome Zourabichvili, per discutere delle relazioni bilaterali e delle prospettive di adesione del Paese all’Ue. Una dichiarazione del Consiglio rilasciata dopo la riunione sostiene che «Il Presidente Michel ha sottolineato la decisione del Consiglio europeo di concedere alla Georgia la prospettiva europea come un’opportunità storica da non perdere. Ha riaffermato «l’impegno dell’UE a sostenere la Georgia nel suo cammino verso l’Europa». Michel ha espresso il suo apprezzamento per l’impegno di Zourabichvili e per la sua forte attenzione politica all’agenda UE-Georgia» e ha «riaffermato il fermo sostegno dell’UE all’integrità territoriale e alla sovranità della Georgia all’interno dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale».

Il viaggio istituzionale del capo di Stato georgiano ha provocato la singolare reazione del partito di governo, il quale ha parlato di una possibile procedura di impeachment, giudicando al di fuori dei suoi poteri il bilaterale con Michel e anche la scorsa visita a Berlino. Si potrebbe dire, ad essere fiscali, che non sarebbe esattamente compito del presidente della Repubblica trattare l’adesione all’Unione, tuttavia la messa in stato d’accusa può apparire eccessivamente severa, se non considera la generale attenzione di un capo di Stato a temi generali e di interesse nazionale, affrontati in quella sede senza ufficialità. Piuttosto, gli attriti testimoniano proprio il clima di divisione che c’è a Tblisi sulla questione dell’adesione ed è un esempio ancora più chiaro del perché l’Unione Europea fino ad ora non abbia voluto accelerare sulla procedura. Non si può infatti concedere a un Paese lo status di Stato membro se all’interno ha dispute territoriali e evidenti situazioni di disordine pubblico. Rendere al più presto la Georgia europea sarebbe poi un ulteriore elemento di tensione generato tra l’occidente e Mosca.

Ad ogni modo, in segno di reazione (diplomatica), l’alto rappresentante Ue per gli Affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell ha annunciato una sua visita nel Paese i prossimi 7 ed 8 settembre. Una nota di Bruxelles annuncia che l’incontro «offrirà l’opportunità di discutere i progressi del percorso di integrazione europea della Georgia e di scambiare opinioni su questioni più ampie di politica estera e regionale». L’Alto rappresentante sarà ricevuto da Zourabichvili, poi incontrerà anche il primo Ministro della Georgia Irakli Garibashvili e Ilia Darchiashvili, ministro degli Affari esteri e «Coglierà inoltre l’occasione per incontrare i rappresentanti di tutti i partiti politici presenti in Parlamento e discutere con i rappresentanti della società civile».

«Chiudere un occhio su gravi violazioni della Costituzione mina lo Stato di diritto di un sistema costituzionale democratico», ha replicato il presidente di Sogno Georgiano Irakli Kobakhidze.

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