Economia

Tria in Parlamento: ecco cosa ha detto il Ministro sui saldi di finanza pubblica

17
Luglio 2019
Di Redazione

 

Nel pomeriggio di ieri il Ministro Tria è stato audito dalle Commissioni Bilancio di Camera e Senato in merito agli andamenti della finanza pubblica. Si tratta di un’audizione importante in considerazione dell’avvicinarsi del momento in cui il Governo dovrà fare prendere decisioni circa la manovra che ci sarà in autunno.

Proprio in merito alla Legge di Bilancio, Tria ha chiarito che “sarà proposta dal Governo nel suo complesso” (riferendosi alla riunione di lunedì 15 luglio al Viminale tra gli esponenti leghisti e le parti sociali) e che al momento sono allo studio del Ministero dell’Economia varie proposte di flat tax, per le quali si stanno valutando pro e contro oltre che la compatibilità con gli obiettivi di finanza pubblica. Parlando più in generale di finanze pubblica, il Ministro ha affermato che ad oggi le prospettive elaborate dai principali previsori internazionali non indicano segnali recessivi. Tuttavia c’è bisogno di prudenza e in quest’ottica si pongono i provvedimenti DL Salva conti e ddl di assestamento di bilancio, che insieme hanno determinato un abbassamento dell’indebitamento per il 2019 pari allo 0,42% del PIL. Le previsioni di crescita al momento rimangono confermate (+0,2% del PIL per l’anno in corso) ed è in corso una valutazione relativa anche alla possibilità di contenere la spesa corrente al fine di evitare misure negative come l’aumento dell’IVA e di finanziare la manovra.

Tra le priorità economiche del Governo, anche quella di mantenere la costanza di azione negli investimenti pubblici, non solo per sostenere la crescita nel breve periodo ma anche in un’ottica di più lungo raggio temporale. Dall’altra parte, cioè sul fronte degli investimenti privati, il Governo continuerà a impegnarsi affinchè vi sia una forza attrattiva del nostro Paese, forza che dipende – secondo il Ministro – in primis dalla giustizia e in particolare dalla lentezza dei processi e dal mix di giurisdizione.

Non poteva mancare un riferimento all’Europa: a tal riguardo il Ministro ha affermato “vogliamo cambiare le regiole europee ma finchè ci sono queste cerchiamo di essere compliant, il che da più forza anche per cercare di cambiarle”.

Infine, parlando di risparmi, Tria si è riferito a Quota 100 e reddito di cittadinanza, affermando che i risparmi di queste due misure “saranno ancora non trascurabili” e saranno tutti destinati al rispetto degli obiettivi di finanza pubblica e all’evitare l’aumento della pressione fiscale. Secondo il Ministro, i risparmi di quest’anno “saranno superiori al miliardo e mezzo dichiarato alla Commissione europea”.

 

Fabiana Nacci