Economia

Recovery Fund: prendo il 209 per la rivoluzione

21
Luglio 2020
Di Redazione

Anzitutto sgombriamo il campo. Nessuno regala niente a nessuno. Neanche il biglietto per il bus 209 che secondo qualcuno porterà l'Italia a fare quello scatto in avanti che aspettiamo da circa 30 anni. Dei 209 miliardi che riceverà il nostro Paese dal Recovery Fund 127 saranno un banale prestito e 81,4 trasferimenti diretti a fondo perduto. 

Dalla lunga ed estenuante trattativa condotta dal Premier Giuseppe Conte e dal Ministro Enzo Amendola in giro per l'Europa portiamo a casa gratuitamente attorno al 5% del nostro Pil. E non è poco di uesti tempi. La quota italiana è persino aumentata, perché l'UE ha stabilito che sarà calcolata in base all'andamento dell'economia negli anni 2020 e 2021, e noi siamo e saremo i più impattati economicamente dal Covid19. Piccola parentesi: ricordiamocelo. Il virus sta aprendo ferite economiche più profonde in Italia che in tutto l'Occidente.

Tra prestito e trasferimento diretto riceveremo circa quanto abbiamo perso (il 12% del Pil), ma più volte abbiamo sottolineato che per oltre la metà si tratta di un prestito, e in economica non è sempre bene mettere insieme le mele con le patate. Se è vero dunque che in totale saremo compensati, il fatto economico che rimarrà è che siamo il Paese più legato a doppio filo all'UE da un prestito di 127 miliardi di euro. 

Piccola postilla: il prestito che ci ha garantito stanotte Bruxelles ha una precisa garanzia: quella di fare riforme serie che creino in in Italia sviluppo. E' questa la parte più affascinante della sfida. Che nessuno ha mai vinto negli ultimi 30 anni.

 

 

Paolo Bozzacchi

 

 

 

 

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