Economia

Relazione Inail, il 2024 solido nei bilanci

03
Luglio 2025
Di Giuliana Mastri

Con un bilancio economico solido e una rete crescente di progetti innovativi, l’INAIL conferma nel 2024 il proprio ruolo centrale nella promozione della sicurezza sul lavoro, della ricerca applicata e del sostegno alla sostenibilità.

Le entrate totali dell’Istituto hanno superato i 13 miliardi di euro, segnando un aumento del 4,5% rispetto al 2023. La gestione economica ha registrato un avanzo finanziario di competenza di oltre 2,6 miliardi di euro e un risultato economico positivo pari a 1,5 miliardi. Di queste entrate, oltre 9,7 miliardi derivano da contributi assicurativi. Le uscite complessive sono ammontate a 10,3 miliardi, con un incremento del 10%, dovuto anche alla rivalutazione delle prestazioni erogate a infortunati e tecnopatici. Le rendite permanenti hanno assorbito 4,8 miliardi di euro (+4,9%), mentre le prestazioni temporanee 674 milioni (+6%). Le riserve tecniche ammontano a circa 36,7 miliardi, interamente coperte da liquidità versata alla Tesoreria dello Stato.

Sul fronte della sicurezza e prevenzione, la ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone ha dichiarato: «Nel 2024 le denunce totali di infortuni sul lavoro sono lievemente aumentate, mentre quelle per infortuni mortali sono una in più rispetto all’anno precedente. È un dato stabile ma moralmente inaccettabile, perché ogni morte sul lavoro è una sconfitta collettiva». Calderone ha sottolineato come la sicurezza debba essere considerata una «precondizione» del lavoro: «La cultura della sicurezza vive del comportamento quotidiano di ognuno di noi. Dobbiamo prevenire e proteggere, ma anche formare, informare e coinvolgere».

Tra le azioni promosse figura il progetto Worklimate, sviluppato con il CNR, che ha introdotto strumenti per la prevenzione del rischio da calore, tra cui una web app per i responsabili della sicurezza aziendale e percorsi formativi online. Il progetto è stato inserito tra le buone pratiche dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile per l’Agenda 2030 ed è stato integrato nel sistema di counseling telefonico del numero 1500, attivato dal Ministero della Salute per far fronte alle ondate di calore. A questo proposito, Calderone ha aggiunto: «La sottoscrizione del protocollo per la gestione delle emergenze climatiche è un fatto importante, a distanza di quasi cinque anni da quello per il Covid. Lavorare sulla sicurezza significa lavorare sulla qualità del lavoro e sul futuro del Paese».

Significativi anche i progressi nel campo della ricerca protesica e riabilitativa. Al Centro Protesi INAIL di Vigorso di Budrio è stato sviluppato Twin, un esoscheletro robotico per arti inferiori in collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia, che consente la deambulazione a persone con mobilità ridotta. Il Centro INAIL di Volterra ha invece realizzato Float, un esoscheletro per la riabilitazione dell’arto superiore, con risultati clinici pubblicati su riviste scientifiche internazionali.

Prosegue inoltre la ricerca sulle protesi sportive a supporto degli atleti paralimpici, con l’obiettivo di coniugare prestazioni elevate e innovazioni tecnologiche trasferibili a tutti i pazienti amputati assistiti dall’Istituto. In questa direzione si inserisce anche il progetto congiunto con il CIP e il Servizio sanitario della Regione Lazio sulla sport-terapia per persone con amputazioni e mielolesioni.

L’Istituto ha inoltre depositato sette nuove domande di brevetto, tra cui dispositivi per la protezione delle vie aeree con realtà aumentata, sistemi robotici per il campionamento e l’analisi in tempo reale, e soluzioni per la sicurezza in ambito agricolo. Il trasferimento tecnologico è stato potenziato attraverso la partecipazione a centri di competenza e poli dell’innovazione, con l’obiettivo di consolidare una rete nazionale e internazionale della ricerca scientifica e applicata.

Infine, Calderone ha ribadito l’importanza di un impegno condiviso: «Serve un patto nazionale per la sicurezza. Non bastano norme e procedure, occorre un’assunzione collettiva di responsabilità, un’alleanza permanente tra tutti gli attori del mondo del lavoro». E ha concluso: «Trasparenza, formazione, prevenzione e innovazione devono restare i pilastri dell’azione comune».