Economia

Gualtieri in audizione: “Questo è l’ultimo scostamento che chiederemo”

20
Gennaio 2021
Di Valentina Ricci

The Watcher Post si è soffermato sull’audizione del Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, relativa allo scostamento di bilancio presso le Commissioni congiunte di competenza.

Nel 2020 nel complesso sono state varate “misure per 108 miliardi a cui si aggiungono 300 miliardi di crediti oggetto di moratoria, 150 miliardi di prestiti garantiti erogati (il 95% delle domande di moratoria sui prestiti sono già state accolte). Si tratta di uno degli interventi più sostanziosi messi in campo in Europa, paragonabile solo a quello della Germania. Nel 2020 in termini di indebitamente netto il settore delle imprese ha beneficiato di interventi per 48 miliardi”. Questi sono i numeri che il Ministro ha portato in Commissione per richiedere la sesta autorizzazione ad uno scostamento dai saldi di bilancio da 32 miliardi di euro.

Dati alla mano Gualtieri specifica che “Il settore delle imprese, considerando anche gli interventi fiscali, ha beneficiato di interventi per oltre 48 miliardi, al lavoro e al sociale sono stati destinati circa 35 miliardi, agli enti territoriali sono stati destinati oltre 12 miliardi, la sanità ha ricevuto maggiori risorse per oltre 8 miliardi, i servizi pubblici e sociali sono stati potenziati con ulteriori 4,5 miliardi”. Riconoscendo che le azioni sono “sempre per definizioni incomplete e insufficienti e dunque è sempre legittimo discuterle e rafforzarle.” Per questo sollecita alla verifica, soprattutto per ciò che riguarda i tempi di pagamento, del quadro confrontandolo con gli altri Stati membri.

Il Ministro rassicura, calcolando che l’impatto negativo sul Pil della pandemia sarebbe dovuto essere peggiore, “la rete di protezione messa in campo” ha fatto da cuscinetto e per questo “voglio rispondere a certe affermazioni di questi giorni: i dati dei primi tre trimestri il calo tendenziale del Pil è stato uguale a quello della Francia e inferiore a Spagna e Regno Unito, e le stime per il 2020 degli organismi internazionali, che erano più pessimiste di quelle del governo, si sono man mano allineate a quella della Nadef”.

In attesa delle previsioni del Fmi Gualtieri si definisce “fiducioso” nel miglioramento e ne spiega la motivazione: “Guardando al deficit, che noi stimiamo tra il 10,5 e il 10,8% nel 2020, sarà di circa 2,5 punti percentuali di Pil inferiore alla somma del deficit ciclico e degli interventi effettuati, una prova che gli interventi anticiclici hanno una loro efficacia, che giustifica interventi così significativi”.

L’emergenza sanitaria non passa in sordina; il Ministro riconosce che in “questo periodo abbiamo dovuto fare molti sacrifici che hanno stravolto il nostro modo di vivere e lavorare, la situazione ha richiesto un rapido adattamento a un contesto inaspettato. Il governo si trova ad assumere decisioni complesse finalizzate a dare un supporto a famiglie, lavoratori e imprese”. La necessità di attenersi ancora a misure restrittive viene specificata, con la consapevolezza che l’impatto avrà su attività sociali ed economiche per questo “il governo è intenzionato ad accompagnare queste misure con interventi di sostegno e ristoro che consentano di attutire l’impatto di questa fase della pandemia per le categorie più colpite, è per questo che chiediamo al parlamento l’autorizzazione a uno scostamento fino a 50 miliardi in termini di cassa”.

Infine Gualtieri dichiara che “questo è l’ultimo scostamento di bilancio che chiediamo al Parlamento di autorizzare per contrastare la pandemia”.

Le domande poste al Ministro e le relative risposte:

L’Onorevole Raduzzi (M5S) è il primo a prendere la parola ed esprimendo soddisfazione aggiunge: “In questo momento bisogna cercare di spendere per evitare che si presenti un film già visto, che le cose non vadano bene anche dopo questo rimbalzo, per sostenere economia e imprese.” Gualtieri condivide le considerazioni fatte “c’è la condivisione di un’analisi per cui è necessario intervenire, per questo sono fondamentali due cose: interventi temporanei e limitati senza appesantire in modo permanete e un utilizzo selettivo ed efficiente, questo è il lavoro che bisogna fare fino al varo del decreto.”

Il Senatore Pichetto Fratin (FI) esprime preoccupazione e chiede: “La partenza del Recovery con i 127mld può parzialmente andare in sovrapposizione sulla parte indebitamento? Condivido che bisogna guardare al dopo, ma non ritiene che sia da proporre un intervento temporaneo con l’anticipazione di nuove formule per l’avvio delle imprese?” Il Ministro spiega che “in questi 32mld non ci sono risorse del Recovery. Il Recovery è finanziato dal Recovery stesso e abbiamo già previsto a rendere possibili delle anticipazioni di cassa. Quando sarà approvato potremmo anticipare e poi ci saranno i rimborsi, abbiamo già alcuni interventi da Recovery in vigore, altre man mano l’attuazione dei progetti saranno con anticipazioni di cassa. Per guardare al dopo occorre una particolare attenzione nell’utilizzo più efficiente di queste risorse e migliorandone l’efficacia. Ho fatto una valutazione aggregata, questi interventi sono stati efficaci dal punto di vista economico e sociale.” Anche l’Onorevole Brunetta (FI) fa riferimento al futuro: “Per capire quali strumenti sia meglio utilizzare per il futuro, quali dei provvedimenti hanno funzionato?” e Gualtieri conviene con l’Onorevole: “Ha ragione, anche perchè molti Paesi hanno cambiato le modalità, abbiamo fatto vari tipi di interventi ma sicuramente ce ne sono alcuni che vanno valutati. Proprio perché questo sia l’ultimo degli interventi, ne serve uno mirato, equo ed efficace.”

I 300mld di credito oggetto di moratoria sono il punto su cui si focalizza il Senatore Bagnai (Lega): “Sono 300mld rimasti nelle tasche degli italiani o 300mld stock sottostante la moratoria, c’è una stima dei pagamenti di interessi che sono stati ritardati? Nelle finalità del provvedimento, è ricompreso l’impegno politico di destinare 1mld e mezzo di rimpinguare il fondo per la copertura dello sgravio contributivo a favore dei lavoratori autonomi?” Il Ministro risponde: “I 300mld sono lo stock di crediti, di prestiti, che sono stati oggetto della moratoria, è una misura importante che abbiamo prorogato. Sì, è ricompreso l’impegno che il governo ha preso con il parlamento a completare con uno stanziamento di 1mld e mezzo per la decontribuzione delle partite Iva.”

Sui codici Ateco si soffermano sia il Senatore De Bertoldi (FdI) che chiede: “Si intende superare la logica dei codici Ateco?” che il Senatore Steger (Aut): “La stagione invernale non è ancora partita e ha una perdita del fatturato del 35%, quindi bisogna spostarsi dal criterio dei codici Ateco e l’unico adeguato è quello della perdita di fatturato, prendendo in riferimento l’anno solare precedente. Oltre alla Cassa integrazione, io le chiedo di investire anche sulla Naspi.” Gualtieri spiega: “Ci sarà un intervento sulla Naspi, abbiamo ben presente l’impatto sul settore delle misure restrittive e questi settori dovranno essere sostenuti in modo adeguato. I Codici Ateco che ci hanno permesso di essere molto rapidi, ma questo metodo di comparazione ha prodotto un’ingiustizia, quindi fare una valutazione ci consente di limare le situazioni di limitazioni, poi bisogna capire se possiamo affinare i criteri. Ho chiesto in occasione dell’ultimo Ecofin di fare una valutazione delle migliori pratiche con parametri e livelli. Quindi sono disponibile a uscire dai codici Ateco ma servono soglie adeguate, perché abbiamo risorse significative ma non infinite.” Rispondendo a questa questione, il Ministro si collega ad una considerazione dell’Onorevole Fassina (SI-SEL-POS-LU): “La Bce nell’ultimo anno ha comprato più della quantità dei titoli emessi dell’Italia, questi programmi dovrebbero continuare, soprattutto con altri 32mld di debito.” Gualtieri conclude il discorso: “Siamo fiduciosi degli interventi della politica monetaria della Bce che sono efficaci, sono rafforzati e legati ai dati quindi sono interventi che sono definiti per proseguire.”

L’Onorevole Borghi (Lega) richiede numeri specifici: “Vorrei una valutazione complessiva su: garanzia sui crediti, ammontare dei crediti di imposta, la conferma che il patrimonio affidato genera nuovo indebitamento, cos’è l’ammontare complessivo delle imposte differite ma non cancellate?” La risposta del Ministro: “L’impatto sull’indebitamento netto è stato già stimato, ci sono somme specifiche per coprire le garanzie standardizzate e quindi c’è stato uno stanziamento proporzionale. I crediti di imposta sono stati stimati e il patrimonio destinato non ha un impatto sull’indebitamento netto ma sul fabbisogno. Il governo ha sempre agito con la massima prudenza e attenzione nell’accompagnare le misure legislative con stime di finanza pubblica adeguate proprio per evitare il rischio che l’onorevole paventa, il che è lecito.”

Infine l’Onorevole Lucaselli (FdI): “Per le cartelle esattoriali, c’è un ulteriore rinvio fino al 31.01, questo crea incertezza sui conti pubblici e per chi poi deve affrontare il pagamento delle cartelle. Non ritiene che ci siano delle misure che vadano riviste o eliminate tipo il cashback e abbiamo visto che è stata una misura che favorisce chi ha una elevata capacità di spesa?” Gualtieri spiega: “Stiamo parlando di due tipologie, Agenzia riscossione e Agenzia delle entrate, per evitare una concentrazione di questa ripresa dell’azione di riscossione è stata fatta una proroga per dare la possibilità, con il decreto prossimo, di coprire degli interventi volti ad attenuare l’impatto di una ripresa immediata di un’attività che ha un accumulo, sulle modalità il governo è a lavoro. Occorre anche a rigore e serietà perché ci sono situazioni di difficoltà ma esiste anche una ordinarietà, quindi sì attenuare effetti specifici su categorie deboli. Cashback, le risorse stanziate sono state quelle necessarie a coprire gli interventi, sono aumentate le figure che si sono rivolte ai pagamenti digitali e si sono registrati alla pubblica amministrazione, quindi digitalizzazione della PA, ma abbiamo visto che la quota di piccoli pagamenti è stata estremamente alta.”

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