Economia

Dombrovskis in audizione alla Camera: “Commercio UE aperto, equo e regolato”

19
Febbraio 2021
Di Flavia Iannilli

Il Vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, è stato audito in Commissione Esteri alla Camera esordendo con le congratulazioni al presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi: “Ho lavorato a stretto contatto con Mario Draghi per molti anni e sono sicuro che la sua esperienza e le sue capacità saranno funzionali per aiutare l’Italia a riprendersi dalla crisi economica legata al Covid-19 e per realizzare le riforme e gli investimenti necessari”.

Premettendo che l’Italia è stato uno dei Paesi più colpiti dalla pandemia e che deve guardare al Pnrr come un’opportunità per affrontare le sfide del futuro, Dombrovskis sostiene che l’Europa avrà bisogno di una ripresa economica “sostenibile e a lungo termine”. Il commercio sarà parte integrante e importante di questa ripartenza, con la consapevolezza che l’85% della crescita globale avverrà al di fuori dell’Europa e cresce la necessità di farsi trovare pronti a trarne vantaggi fondamentali.

Per questo la gestione degli accordi in essere sarà fondamentale per l’UE per trainare le imprese europee verso la ripresa. Attenzione particolare riceveranno le piccole e medie imprese che, come ricorda l’Onorevole Valentino Valentini (FI), creano 2 posti di lavoro su 3 in Italia. “La recente nomina di un Chief Trade Enforcement Officer per l’UE in quale modo sosterrà l’azione delle Pmi che sono il tessuto portante della nostra economia?”. Dombrovskis risponde: “L’Ufficio del Chief Trade Enforcement Officer offre un portale facilmente accessibile, una sede di cooperazione stretta tra l’UE e le aziende, così verranno offerti strumenti e le pmi potranno vedere come l’Ue sia efficace nell’aiutare le sue stesse aziende”.

E’ stata anche pubblicata una dettagliata Agenda Europea per la riforma del WTO, affinchè questa possa essere la sede dove affrontare le problematiche globali, quali: gli effetti del Covid, il sostegno alla sostenibilità ambientale e sociale, l’ammodernamento delle regole del commercio digitale e poi il problema delle pratiche commerciali sleali.

“Poche ore fa la Commissione europea ha lanciato una comunicazione su una nuova direzione della politica commerciale dell’Ue per i prossimi 10 anni”, ha dichiarato Dombrovskis. Inoltre ha sottolineato che la strategia si basa su un concetto di “autonomia strategica aperta”, che si fonda su “una risposta politica europea che consente di affrontare le sfide a livello nazionale e globale”. Per l’Ue è fondamentale che il commercio “sia aperto, equo e basato su regole”. Senza tralasciare che bisogna garantire un contributo alle transizioni verde e digitale.

Dombrovskis fa riferimento all’elezione di Ngozi Okonjo-Iweala come nuova direttrice generale WTO. Sul WTO l’Onorevole Scalfarotto (IV) ha messo in luce le problematiche interne all’Organizzazione. Dombrovskis afferma che proprio per questo l’elezione della Okonjo-Iweala “sembra un ottimo punto di partenza” per la riforma del WTO da mettere in atto “visto che la funzione negoziale del WTO non viene svolta e non produce da diverso tempo nuovi accordi multilaterali consistenti, è in crisi anche la funzione di monitoraggio, non funziona l’organo interno di appello, il WTO con queste difficoltà non ci aiuta ad affrontare le nuove sfide”.

L’audizione passa in rassegna anche l’accordo commerciale con la Cina. L’Onorevole Formentini (Lega) si sofferma sul tema prima dei diritti umani e poi dei lavoratori: “Non sarebbe più importante del fatto che oggi il primo partner importante è la Cina invece degli Stati Uniti. Il mio è un appello per rafforzare il legame Transatlantico e i valori dell’Occidente”. Su questo Dombrovskis risponde: “E’ un accordo che reagisce ad una situazione di asimmetria, prevede nuovi impegni da parte della Cina, ma nuovi pochi impegni da parte dell’Ue”. Questo perché la Repubblica Popolare Cinese salvaguarderebbe l’attuale livello di apertura del mercato europeo, che è il motivo razionale alla base dell’accordo. Inoltre, aggiunge Dombrovskis, “gli Stati Uniti hanno un accordo nella fase 1 con la Cina e questa fase 1 non ci impedirà di lavorare insieme agli Usa e il nostro accordo Cai non verrà inficiato”.

Gli impegni che la Cina si accinge a rispettare sono in linea con i principi dei diritti dei lavoratori, un precedente creato dal lavoro fatto con la Corea del Sud. “Il Cai non è l’unico strumento che ci consente di affrontare la questione del lavoro forzato, le aziende europee devono garantire che non acquisiscano servizi o merci che siano prodotti in circostanze di violazione delle norme sui diritti umani o in condizioni di lavoro forzato ed effettuiamo valutazioni di impatto sulla possibilità di introdurre un divieto di accesso nei confini europei di prodotti del genere. Abbiamo messo un meccanismo di sanzione per le aziende coinvolte nella violazione di tali diritti”, ha concluso Dombrovskis.

Tornando alla pandemia, brevetti e vaccini sono gli argomenti su cui punta l’Onorevole Boldrini (PD) che chiede: “Ci sono aziende farmaceutiche che sono riuscite a brevettare vaccini con una grande copertura; perché non pagare royalties a queste aziende che hanno prodotto vaccini per darle ad altre società per poterne produrre di più?”. Dombrovskis spiega: “Tutti condividiamo l’idea che ci sia la priorità di avere un accesso ampio ed equo ai vaccini e alle cure. Sono stati approvati diversi vaccini e si tratta di un grande risultato, il punto è come incrementarne la capacità, dove ce ne sia una di produzione occorrerebbe far circolare le competenze e renderli disponibili, ma è fondamentale rispettare la proprietà intellettuale”.

Photo Credits: Riparte l’Italia