Economia

Car sharing, è nata l’alleanza

16
Ottobre 2018
Di Redazione

 

Toyota, Gruppo Volkswagen, Hyundai/Kia, General Motors o Gruppo Ford, sono solo alcuni dei grandi gruppi automobilistici ai quali fanno capo i più importanti marchi in circolazione.

Ma dal 1986 c’è anche Geely Holding Group, conglomerato cinese con sede a Hangzhou, che dal 2010 inizia – con una certa aggressività – l’espansione fuori dai confini nazionali. Così Prima Volvo Cars e poi Lotus Cars entrano a far parte della holding che, per non farsi mancare nulla, nel 2017 compra la statunitense Terrafugia, che sviluppa automobili volanti. Non solo: con un investimento di 7.3 miliardi di euro, lo scorso febbraio, il gruppo Geely diventa primo azionista di Daimler AG (che controlla il marchio Mercedes) con una quota del 9,7%.

Tutto farebbe presagire a un grande investimento verso le auto elettriche, e invece il futuro è un altro e si chiama car-sharing. Uno dei più grandi costruttori di auto sarebbe disposto a fermare la produzione di nuove vetture e incrementare i progetti di condivisione, per incontrare le nuove esigenze dei consumatori e dell’ambiente. Questo il piano di Li Shufu, proprietario del colosso cinese che con questa idea sposta drasticamente l’attenzione sui servizi e non sul prodotto auto.

Si inizierebbe con una joint venture tra Geely e Daimler (quest’ultima reduce dal grande successo dell’App mytaxi e del car-sharing Car2go), per poi inserire nel progetto gli altri marchi – rivali – tra cui Toyota e Volkswagen.

Geely in mandarino significa “fortunato”, non ci resta che aspettare e scoprire se la fortuna aiuta davvero gli audaci.

 

Rossella D’Alessandro

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