Economia

Birra Peroni: nel 2018 record di produzione e riduzione di emissioni CO2

14
Marzo 2019
Di Redazione

 

Il 2018 è stato l'anno dei record per lo storico marchio Birra Peroni. In un particolare momento in cui i temi del lavoro e di inquinamento ambientale sono costantemente all'ordine del giorno dei dibattiti televisivi e non solo, ottenere il risultato del record di produzione e poter certificare una maggiore attenzione all'ambiente, sono due dati particolarmente significativi. Nell'anno che si è appena concluso, per la prima volta nella sua storia, il birrificio italiano, nato nel 1846, ha superato quota 6 milioni di ettolitri prodotti, un aumento del 6,4% rispetto al 2017 quando la produzione si era attestata sui 5,6 milioni di ettolitri. In quattro anni, dunque, la produzione complessiva è aumentata del 19,46% a fronte di una riduzione della CO2 emessa dell’11,94%. Degli oltre 6 milioni di ettolitri prodotti nel corso dell’ultimo anno, più di 2,1 milioni sono stati destinati all’export (in aumento dell’11% rispetto al 2017) nei 71 mercati internazionali in cui Birra Peroni è presente con i suoi brand. Primo tra questi è la Gran Bretagna che assorbe circa il 60% delle esportazioni complessive.

 

Il record raggiunto nel corso dell’ultimo anno è un risultato storico per la nostra azienda” ha detto Roberto Cavalli, Integrated Supply Chain Director Italy and Europe di Birra Peroni. “A distanza di oltre 170 anni dalla fondazione, Birra Peroni continua a rappresentare una grande esperienza industriale italiana capace di essere presente e distinguersi non solo sul mercato domestico, ma anche sulla scena internazionale. Le nostre performance industriali vanno di pari passo con il rispetto dell’ambiente e la sempre maggiore sostenibilità dei nostri stabilimenti di Roma, Bari e Padova. Vogliamo continuare a creare lavoro e sviluppo economico per le comunità e nei territori nei quali siamo presenti ed operiamo e, attraverso investimenti mirati, vogliamo farlo in modo sempre più attento e sostenibile”.

 

In particolare, nel 2018 lo stabilimento di Roma ha registrato il più forte incremento di produzione degli ultimi anni superando per la prima volta la soglia dei 2,5 milioni di ettolitri, un aumento del 10,7% rispetto al 2017. Anche lo stabilimento di Bari ha conosciuto il più grande aumento della produzione degli ultimi anni: il sito pugliese, infatti, ha per la prima volta superato la quota di 1,8 milioni di ettolitri, in crescita del 5,6% rispetto allo scorso anno. Produzione in crescita anche per lo stabilimento di Padova, dove nel 2018 sono stati prodotti quasi 1,7 milioni di ettolitri (+1,2% rispetto al 2017).

 

L’aumento della produzione registrato nel corso degli ultimi anni coincide con un deciso miglioramento delle performance ambientali, a cominciare dalla riduzione della CO2 emessa dai tre stabilimenti per ogni ettolitro di birra prodotto. Nello specifico, anche grazie ai recenti investimenti realizzati nei tre siti produttivi, Birra Peroni ha diminuito la CO2 complessivamente emessa, passando dai 5,19 Kg CO2/Hl del 2015 a 4,57 Kg CO2/Hl del 2018 (-11,94%).

 

Positivi i risultati anche per quanto riguarda i consumi di energia elettrica, energia termica e di acqua negli ultimi 4 anni. In particolare, lo stabilimento di Roma ha fatto registrare -16,9% di energia elettrica prodotta, -25,6% di energia termica e -14,1% per il consumo di acqua. A Bari la diminuzione dell’energia elettrica è stata dell’8,7%, quella dell’energia termica pari al 27,9% e il consumo di acqua è diminuito del 14,1%. A Padova, infine, il consumo di energia elettrica è scesa del 2,4%, l’energia termica del 2,6% e il consumo di acqua ha registrato una diminuzione del 2,7%.

 

Fabrizio Francioni

 

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