Cultura
Voices of Heritage, il Conservatorio di Benevento a Philadelphia
Di Giuliana Mastri
Continua il progetto Voices of Heritage: From Beneventan Manuscripts to Modern Music Through the Lens of Innovation, che oggi e domani va in scena a Philadelphia. Promosso dal Conservatorio di Musica “Nicola Sala” di Benevento, in sinergia con il Conservatorio “Lorenzo Perosi” di Campobasso e l’Università Telematica Pegaso, ha un obiettivo ambizioso: preservare e valorizzare il patrimonio musicale italiano, con particolare attenzione ai manoscritti beneventani, attraverso un approccio che unisce tradizione e innovazione tecnologica. Finanziato con quattro milioni di euro nell’ambito del programma Next Generation EU, il progetto si propone di rafforzare la presenza internazionale delle istituzioni AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica) del Sud Italia, rendendo accessibile un’eredità culturale unica a un pubblico globale.
Cuore del progetto è la digitalizzazione dei manoscritti beneventani, documenti musicali medievali del VII-VIII secolo che testimoniano la ricchezza del Canto Beneventano, una tradizione liturgica di inestimabile valore. Grazie al supporto dell’Università Pegaso, specializzata in Digital Humanities, questi manoscritti vengono resi disponibili su una piattaforma online, consultabile da studiosi, musicisti e appassionati di tutto il mondo. La collaborazione con la University of Texas ha ulteriormente ampliato la portata del progetto, garantendo rigore scientifico e visibilità internazionale. Non si tratta solo di conservazione: il progetto prevede anche la reinterpretazione di questi antichi repertori, esplorando il loro dialogo con la musica contemporanea, per dimostrare come la tradizione possa ispirare nuove creazioni artistiche.
Un altro aspetto fondamentale di Voices of Heritage è la promozione della mobilità internazionale. Studenti, docenti e artisti dei due conservatori hanno l’opportunità di partecipare a scambi culturali con istituzioni in Stati Uniti, Canada e Serbia. Questo favorisce non solo la crescita professionale dei giovani musicisti, ma anche la diffusione della cultura musicale italiana oltre i confini nazionali. Il progetto si è aperto al mondo con un evento inaugurale di due giorni a New York, nel novembre 2024, che ha incluso un workshop presso l’Istituto Italiano di Cultura e un concerto alla Carnegie Hall, dove la Schola Cantorum “Nicola Sala”, diretta da Giovanna Riboli, ha incantato il pubblico con esecuzioni di canti beneventani. A Philadelphia, nell’aprile 2025, un’orchestra di ottanta elementi ha presentato Cavalleria Rusticana e arie d’opera al Kimmel Center, celebrando l’opera italiana come patrimonio UNESCO.
Per garantire la sostenibilità del progetto, il Conservatorio di Benevento lancerà una call per startup, promuovendo un programma di accelerazione che assicuri la continuità della piattaforma digitale. Inoltre, una mostra online immersiva renderà il patrimonio musicale accessibile in modo innovativo, coinvolgendo un pubblico eterogeneo. Voices of Heritage non è solo un’operazione di salvaguardia, ma un ponte tra passato e futuro, che celebra l’universalità della musica come linguaggio capace di unire culture e generazioni. Questo progetto rappresenta un modello virtuoso di collaborazione istituzionale, dimostrando come l’eccellenza artistica e l’innovazione possano valorizzare il patrimonio culturale italiano, proiettandolo verso nuove frontiere globali. Dopo l’evento sul versante atlantico, le prossime date saranno a Montreal a luglio e poi a Napoli il 4 dicembre.
