Cultura

Simona Andrioletti vince il Talent Prize 2022. Chi sono tutti gli artisti del premio

21
Novembre 2022
Di Massimo Gentile

Un driver di promozione di giovani artisti, una mostra di grande profondità, una prospettiva per l’osservazione della contemporaneità, un evento raffinato, un’occasione di incontro e confronto con l’art system romano, ma non solo. Tutto questo è il Talent Prize, che sabato scorso ha inaugurato al Museo delle Mura la sua quindicesima edizione. Il premio internazionale, fondato da Guido Talarico e organizzato da Inside Art, ancora una volta è riuscito a soddisfare l’aspettativa del suo pubblico: quella di rappresentare un punto di osservazione certificato sulle giovani generazioni di artisti contemporanei. Tra l’altro con un tempismo azzeccato, proprio in contemporanea con la Fiera romana di arte contemporanea “Roma Arte in Nuvola”.

Simona Andrioletti, Defence. What do you do with your anger?, Talent Prize, exhibition view at Museo delle Mura, 2022, Rome. Photo Filippo de Majo

L’edizione 2022 del premio è stata vinta da Simona Andrioletti, che ha presentato un’opera video composta a sua volta, come in un collage digitale, di altri video raccolti sul web. Defence. What do you do with your anger? è un lavoro che colpisce per il coinvolgimento che riesce a innescare nello spettatore: le situazioni di pericolo e disagio in cui si trovano immersi gli individui ritratti nelle immagini che lo compongono, attivano una sensazione di impotenza che immobilizza e che riesce a far sprofondare in un totale senso di sopraffazione.

Secondo classificato al Talent Prize è Leonardo Magrelli che con il suo lavoro West of Here lascia gli spettatori perdersi nel dubbio. Cosa è reale e cosa è finzione? Una serie di screenshot raccolti dai giocatori del videogame GTA5 presentano un paesaggio urbano capace di ingannare l’occhio e lasciarlo immerso nell’indecisione del giudizio se ciò che si sta osservando appartiene al mondo reale o virtuale.

Il terzo classificato del premio, Gioele Pomante, ha presentato Con Affetto, Gioele, un video che riprende la sua performance nel cimitero del paese di Picciano (PE) che sconquassa il silenzio riservato ai defunti che placidamente vi riposano. Il pubblico immaginario riporta alla mente l’impassibile e invisibile platea che nell’era digitale spesso ci si para innanzi e con la quale ci si spinge a desiderare un contatto tra la dimensione individuale e collettiva.

Gli altri finalisti del Talent Prize sono Alessandra CecchiniFederica Di PietrantonioValentina PerazziniCatalin PislaruDavide Sgambaro, Fabio Ranzolin Marco Emmanuele.

il Premio Speciale Emmanuele F.M. Emanuele viene consegnato quest’anno a Giulia Berra con l’opera Senza Titolo, lavoro che gioca sul dualismo trappola/nido; una sorta di cornucopia di legno, si torce, ritrae e protende aggressiva nello spazio, coperta di spine d’acacia come aculei di un animale pronto a rivoltarsi. Giovanni Coppelli vince invece il Premio Fondazione Cultura e Arte/Emergenti che viene omaggiato per la sua opera Pescheria, un esempio di pittura capace di fondere insieme tradizione e innovazione. Il Premio Fondazione Cultura e Arte/Internazionale viene consegnato al duo Grossi Maglioni per l’opera Beast Mother Plateau, esposta alla Kunsthalle di Bratislava nel 2021 che trova il loro fulcro nel concetto della maternità. La maternità e cura, simbiosi, legame indissolubile, trasformazione, attraversa la storia del Mondo sia nelle sue implicazioni amorevoli e positive che in quelle angoscianti e spaventose. Il concetto di cura torna anche con Nuvola Ravera, premio speciale UTOPIA (la società leader in Italia nell’attività integrata di Public & Legal Affairs, Corporate Communication & Digital Strategies), per la performance Peeling Agency –The fun they had, un delicato e tagliente lavoro che si prende cura delle “spoglie” del mondo contemporaneo.

Teresa Giannico, per l’opera Portrait of a guy on red canvas (You will return, you will return series) viene infine consegnato il Premio Speciale Inside Art, capace di creare una sintesi perfetta tra tutte le ricerche e i lavori che in quest’esposizione vengono presentati. La forza dell’ibridazione tra reale e digitale sprigiona ancora una volta la speranza e il desiderio verso ciò che conosciamo e riconosciamo ma viviamo costantemente nel dubbio che possa trattarsi di una finzione magistralmente realizzata dall’artificio.

La mostra del Talent Prize resta visibile fino al 4 dicembre al Museo delle Mura, via di Porta San Sebastiano 18, Roma.

Le foto delle opere in mostra.

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