Cultura
“Pensando all’Italia”: si conclude la settimana dei giovani ambasciatori dell’identità italiana
Di Elisa Tortorolo
Si è conclusa martedì scorso a Bruxelles, con un incontro alla Rappresentanza del Parlamento Europeo, la settimana istituzionale e culturale dei giovani vincitori del concorso “Pensando all’Italia”.
Una settimana intensa, vissuta tutta d’un fiato, tra palazzi e chiese millenarie, cibo e dibattiti, simboli e sogni. Un viaggio che ha toccato Roma, Firenze, Napoli, Viterbo e la capitale europea, accompagnando un gruppo di ragazzi italiani residenti all’estero lungo un percorso che è stato molto più di una gita scolastica: per un ritorno consapevole alle radici, ma anche per uno sguardo lucido e appassionato sull’Italia che è stata, che è e che sarà.
Organizzata dall’Agenzia Italiana per la Gioventù (AIG), l’iniziativa ha premiato i migliori elaborati – scritti e opere visive – di ragazzi under 25 nati o cresciuti fuori dai confini nazionali ma uniti da un filo che non si spezza: il legame con l’identità italiana. E proprio questo filo ha tessuto la trama di giornate dense, a tratti solenni, a tratti emozionanti, sempre autentiche.
Dopo l’arrivo a Roma, il gruppo è stato accolto dal Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, che li ha premiati personalmente. A seguire, la visita al Senato e alla Camera dei Deputati, dove i giovani hanno respirato la solennità delle istituzioni repubblicane.
Ma questo è stato solo l’inizio. Firenze li ha accolti con il passo eterno di Dante: un workshop dedicato al viaggio del poeta li ha immersi nel cuore dell’identità letteraria italiana, prima di proseguire tra i profili rinascimentali del capoluogo toscano. A Napoli, invece, è stato il corpo a parlare: mani nella pasta in un laboratorio di pizza e occhi pieni di meraviglia nel cuore monumentale della città, tra piazze e vicoli intrisi di bellezza e contraddizioni. La tappa di Viterbo, nella giornata di venerdì 9 in occasione della Festa dell’Europa, ha unito le due anime del viaggio – quella italiana e quella europea – in un evento simbolico, “Giovani strade per il futuro”. Qui, la cittadinanza si è fatta consapevolezza. Infine, Bruxelles, l’epicentro delle istituzioni comunitarie, dove i ragazzi hanno varcato la soglia dell’emiciclo del Parlamento Europeo, visitato il Parlamentarium e la Casa della Storia Europea, confrontandosi con le dinamiche di una democrazia sovranazionale che guarda al futuro con responsabilità e impegno di tutti.
“È il culmine di un percorso che ha visto questi ragazzi esprimere, con arte e scrittura, il loro legame con l’identità italiana e il desiderio di sentirsi parte di una cittadinanza nazionale ed europea. Abbiamo realizzato un programma di incontri istituzionali e momenti dedicati alla cultura e alla tradizione, perché crediamo fortemente nel valore della partecipazione e nell’importanza della formazione civica”, ha commentato Federica Celestini Campanari, presidente dell’AIG. “Ci auguriamo che questa esperienza arricchisca i giovani partecipanti come cittadini e ambasciatori delle migliori energie dell’Italia nel mondo.”
E così, in effetti, è stato. Chi ha partecipato racconta non solo di luoghi visitati, ma di parole scambiate, di riflessioni nate nei trasferimenti in treno, di legami nati tra coetanei che si erano forse sentiti “italiani a metà” e che ora si scoprono parte di qualcosa di più grande, di più profondo. C’è chi ha detto che ha ritrovato un’Italia che conosceva solo nei racconti dei nonni. Chi, tra un selfie al Senato e una battuta in dialetto imparata per gioco, ha capito cosa vuol dire sentirsi parte di una storia. Chi, semplicemente, ha scelto di non voltarsi più dall’altra parte quando si parla di Italia.
“Pensando all’Italia” si chiude qui, ma per questi ragazzi è solo l’inizio. Perché l’Italia, oggi più che mai, non è un perimetro geografico, ma un’identità da costruire, difendere e raccontare, ovunque si sia.
