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Usa 2024: – 169, la lobby delle armi con Trump. Biden: “La democrazia è in gioco”

19
Maggio 2024
Di Giampiero Gramaglia

La lobby delle armi per la terza volta con Donald Trump, nel timore che Joe Biden, se rieletto, venga “a prendervi le armi: è sicuro al 100%”: parole di Trump alla annuale convention a Dallas della National Rifle Association (Nra). “Il corrotto Joe ha alle spalle 40 anni di tentativi di togliere le armi da fuoco dalle mani di cittadini rispettosi della legge”.

Mentre il magnate sollecitava i proprietari e i portatori di armi a votarlo, perché “è davvero in gioco il secondo emendamento della Costituzione”, quello che autorizza il possesso e il porto delle armi, il presidente Biden, che parlava a un evento ad Atlanta in Georgia, diceva: “Non possiamo lasciare che quest’uomo – Donald Trump, ndr – diventi presidente. È in gioco il futuro dei nostri figli… Dobbiamo vincere questa corsa, non per me, ma per l’America”. E il presidente ha ammonito che “non c’è nulla di garantito riguardo alla democrazia”, rilevando che “ci sono meno democrazie oggi nel mondo rispetto a 10 anni fa”. Biden ha affermato che il suo rivale corre “per vendetta” e costituisce una minaccia “più grande che nel primo mandato”.

Usa 2024: il peso della Nra e la credibilità dei sondaggi
Era la nona volta che Trump interveniva a una convention annuale della Nra, che lo ha sempre  sostenuto dal 2016. Il magnate ha, del resto, sempre difeso il secondo emendamento e si definisce “il  migliore amico che i possessori di armi abbiano mai avuto alla Casa  Bianca”. Non lo dissuade la crescita del numero di sparatorie di massa negli Usa: l’anno scorso è stato uno dei peggiori, ci sono state 42 stragi e 217 morti. Trump cerca di stimolare al voto gli amanti delle armi, notoriamente allergici alle urne, e promette di ribaltare le restrizioni imposte dall’Amministrazione Biden, analogamente a quanto ha già fatto con alcuni big dell’industria petrolifera, promettendo di revocare i provvedimenti di Biden sul fronte della politica ambientale, in cambio di donazioni per un miliardo alla sua campagna. Il magnate ha già espresso apertamente il suo desiderio di varare una  legge che imponga agli Stati di riconoscere i permessi di portare le armi nascoste  rilasciati da altri Stati. Quando era presidente, la sua risposta alle tragiche sparatorie  nelle scuole du di armare i docenti e di finanziare programmi per insegnare loro  come sparare in modo efficace.

Messaggi opposti a quello di Biden, che ha firmato nel 2022 la prima legge che in quasi trent’anni decreta una stretta sulle armi a livello federale, espandendo i controlli su chi acquista armi e investendo in programmi anti violenza. La sua vice Kamala Harris ha attaccato Trump poco prima dell’intervento alla Nra: “Le armi da fuoco sono la prima causa di morte per bambini e adolescenti in America… E Trump asseconda la lobby delle armi e minaccia di peggiorare la crisi se  rieletto”. Secondo i sondaggi, la maggioranza degli americani è favorevole a controlli sulle armi da fuoco. Solo il 12% crede che le leggi in materia vadano allentate, mentre il 56% ritiene che debbano essere rafforzate e il 31% è per lo status quo, stando ad un rilevamento Gallup dello scorso ottobre.

Biden, proprio ieri, ha però invitato a non fidarsi dei sondaggi. Lui, ad esempio, ritiene di andare meglio di quanto in genere non dicano i rilevamenti: “Siamo sempre più forti tra i probabili elettori, è un buon segno… E se guardate i voti delle primarie, rispetto ai sondaggi, stiamo andando molto meglio di Trump”, ha osservato, sottolineando come Nikki Haley continui ad intercettare molti voti tra i repubblicani e ribadendo che “ci sarà sempre un posto per i suoi elettori nella mia campagna”. “Stiamo costruendo la campagna sul terreno più forte nella storia del Paese… I Maga di Trump sono allo sbando in questo momento”.

Usa 2024: dibattiti Biden – Trump, continuano le fibrillazioni

Trump rilancia su Truth la sfida a Biden per un quarto dibattito tv sulla Nbc e la sua emittente ispanica Telemundo, di cui dice di avere già accettato l’invito. Il magnate aveva già suggerito un terzo confronto su Fox News. Per ora, la campagna del presidente ha però proposto e concordato solo due duelli tv, sulla Cnn in giugno e su Abc a settembre. Ed è botta e risposta anche sui dibattiti tv tra i loro vice. La campagna del presidente ha annunciato di aver accettato un invito da Cbs News per un duello tra Kamala Harris e il vice del magnate, che non è stato ancora indicato – potrebbe esserlo alla convention repubblicana, a luglio, a Milwaukee -. Due le date ipotizzate: il 23 luglio (dopo la convention repubblicana) o il 13 agosto (prima di quella democratica). Trump replica su Truth dicendo di aver accettato per conto del suo futuro numero due l’invito al dibattito della Fox tra i vice, “speriamo alla Virginia State University, il primo ateneo storicamente afro-americano ad ospitare un dibattito”, in “data da definire”.

E in vista del dibattito del 27 giugno, Trump attacca sia Biden che la Cnn. Parlando in Minnesota, insinua che il presidente non è fisicamente abbastanza in forma per discutere con lui e chiede che si sottoponga prima a un test anti-doping, come aveva proposto inutilmente anche nel 2020 sempre con Biden e nel 2016 con Hillary Clinton.

Quindi prende di mira Jake Tapper, uno dei due giornalisti che faranno da moderatori al confronto, definendolo un “idiota” e chiamandolo “fake Tapper”. Trump rilancia anche attacchi al giudice del processo in corso a New York a suo carico e ribadisce che l’Amministrazione Biden ha orchestrato tutti e quattro i processi che lo riguardano.

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