Cultura

Festival del Giornalismo Culturale di Urbino, parla Lella Mazzoli

05
Ottobre 2023
Di Paolo Bozzacchi

Anche quest’anno The Watcher Post è media partner del Festival del Giornalismo Culturale di Urbino, giunto alla undicesima edizione e diretto da Lella Mazzoli e Giorgio Zanchini con la presidenza di Piero Dorfles. Sarà un’edizione che esplorerà da un lato cosa leggono i giornalisti che si occupano di cultura ma anche i  generalisti e come sta cambiando il loro modo di lavorare, e dall’altro come, quando e dove legge la Generazione Z (14-19 anni), analizzato da una ricerca che ha coinvolto oltre 2mila ragazzi. Di FGCult 2023 parliamo con la professoressa Lella Mazzoli, sociologa e direttrice dell’Istituto di Formazione al Giornalismo di Urbino.

“Leggere per [*] Il futuro del giornalismo culturale nell’era degli schermi” il titolo dell’undicesima edizione del Festival del Giornalismo Culturale di Urbino. Dove sta andando il giornalismo culturale in Italia?

“Il giornalismo culturale, come quello generalista, ha aumentato nettamente sia la velocità di esecuzione sia la rapidità di fruizione. A Urbino cercheremo di capire cosa leggono oggi i giornalisti, come studiano e si preparano tra schermi, carta, podcast e video e qunto importsnte è per loro l’approfondimento culturale indipendentemente  di che ambito scrivono. E come fruiscono dei contenuti culturali i ragazzi della Generazione Z. La costante di entrambi i gruppi è la velocità che per un verso amplifica le possibilità di accesso ai contenuti  perché si sono moltiplicate nettamente le informazioni che circolano e questo è un bene per la cultura e l’informazione, ma per un altro verso la rapidità di produzione e fruizione preoccupano, perché c’è il rischio concreto di superficialità, di scarsa o problematica memorizzazione da entrambe le parti”.

Cosa è emerso dalla ricerca su oltre 2mila ragazzi della Generazione Z, tra i 14 e i 19 anni? Cosa e come leggono?

“Gli schermi per i ragazzi tra i 14 e i 19 anni rappresentano oggi lo spazio privilegiato per la lettura, ma vanno sfatati due falsi miti. Non è vero che le ragazze e i ragazzi non leggono più su carta, così come non è vero che non sono più sociologicamente partecipi alla vita civile e culturale del Paese. Non perdete domenica 8 ottobre tutti i dettagli dei risultati della nostra ricerca, che è già anche un libro curato da Angelo Piero Cappello dal titolo eloquente: “Il futuro del leggere. Giovani e lettura, una storia contemporanea” edito da Castelvecchi”. Aggiungo solo che, per me sorprendentemente, le ragazze in particolare amano l’odore della carta.  

Quali sono gli appuntamenti da non perdere di FGCult 2023?

“Fossi nei lettori di The Watcher Post ad Urbino non mancherei. Già dalla serata di giovedì 5 ottobre quando per l’anteprima del Festival grazie alla Cineteca di Bologna proietteremo un film muto del 1929: “Napoli sirena della canzone”. Dell’unica regista donna degli anni ‘20: Elvira Notari. La storia di Notari ha dato vita al romanzo “La figlia del Vesuvio” di Emanuele Coen edito da SEM, che presenteremo contestualmente. Venerdì mattina approfondiremo l’uso dell’Intelligenza artificiale per leggere e scrivere da parte dei giornalisti e dei ragazzi. E lo faremo con Barbara Carfagna, Giovanni Boccia Artieri, Giampaolo Colletti, Marisandra Lizzi e Fabio Giglietto. Venerdì sera, poi, da non perdere l’intervista-spettacolo di Giorgio Zanchini a Serena Dandini che prende spunto dal suo meraviglioso libro “Cronache dal Paradiso”. Sabato 7 ottobre è la giornata dei nostri panel e delle lectiones magistrales: al mattino “La traiettoria di un destino” di Rosella Postorino (con intervista di Giorgio Zanchini), nel pomeriggio “L’informazione e il pensiero critico, la democrazia informata” con la lectio di Vittorio Emanuele Parsi e a seguire “Una fotografia dei dati generali sulle notizie e gli approfondimenti” di Massimilano Valerii. Domenica 8 ottobre oltre alla presentazione della ricerca “Come, quando e dove legge la Generazione Z”, avremo le lectiones su come si forma e cosa legge il giornalista, prima di Alessandra Sardoni e poi il panel curato da Marino Sinibaldi che farà dialogare proprio i giornalisti culturali su come e dove leggono e come costruiscono  le loro critiche e recensioni- Il FGCult 2023 sarà un’occasione di riflessione su come la cultura racconti ciò che accade nel mondo forse dando una mano anche a chi fa  cronaca e politica. E di come la lettura ne sia ancora un driver irrinunciabile”.