Ambiente

Bioplastiche compostabili, sul riciclo numeri record. Le prossime sfide da affrontare

06
Luglio 2023
Di Simone Zivillica

Bioplastiche compostabili, questo il focus dell’incontro tenutosi oggi in via di Ripetta a Roma per la presentazione del IX Rapporto sulla filiera italiana delle bioplastiche compostabili, organizzato da Assobioplastiche, Consorzio Biorepack e Cic (Consorzio Italiano Compostatori). Una filiera, quelle delle bioplastiche, che in Italia rappresenta una delle tante e forti eccellenze nel mondo della bioeconomia circolare. Alla presentazione, erano presenti, tra gli altri, anche il fisico del Cnr e divulgatore scientifico Valerio Rossi Albertini e l’Onorevole in forze alla Lega Alberto Gusmeroli.

Lo studio, realizzato da Plastic Consult, evidenzia come nel 2022 l’industria delle plastiche biodegradabili e compostabili sia stata rappresentata da 271 aziende che hanno gestito un volume di 127.950 tonnellate di manufatti compostabili e prodotto un fatturato complessivo di 1.168 milioni di euro, facendo segnare un +10,1% sul 2021 e un tasso di crescita media annua del 10% dal 2012. Segni positivi anche per la crescita registrata nel settore del monouso (+23%) e per il film per applicazione non alimentare (+7%) e alimentare (+3%). Dal punto di vista del riciclo, i dati positivi arrivano dal riciclo organico delle bioplastiche compostabili che ha raggiunto quota 60,7% dell’immesso al consumo, 9 punti in più rispetto al 2021, arrivando agli obiettivi fissati per il 2030 (pari al 55%) con 8 anni di anticipo.

Lo studio, tuttavia, fotografa anche degli aspetti negativi che riguardano la filiera delle bioplastiche, aspetti che è bene sottolineare. Diminuzione dei consumi, riduzione della spesa dei nuclei familiari, inflazione in crescita così come i tassi d’interesse, ma anche la costante presenza di sacchetti per l’asporto merci non a norma (presenza cresciuta del 6% nell’ultimo anno, andando a coprire un quinto del totale dei sacchetti). Questi i principali fattori che fanno temere agli operatori del settore una contrazione dei volumi di lavoro nel medio periodo. «Tutti questi fenomeni creano danni da molti punti di vista – chiarisce Marco Versari, presidente di Biorepack – ed erodono i margini di crescita delle aziende che operano nella legalità riducendo le loro possibilità di fare investimenti che hanno ricadute positive sia in termini occupazionali sia per l’individuazione di soluzioni innovative a ridotto impatto ambientale. Inoltre, creano problemi anche economici ai Comuni impegnati nella raccolta differenziata della frazione organica dei rifiuti: una minore qualità della raccolta equivale infatti a minori corrispettivi economici che possiamo garantire loro come consorzio». Tuttavia, sottolinea sempre Versari, «abbiamo presentato i dati di una filiera industriale che vede l’Italia all’avanguardia, leader nel mondo nella produzione di questi materiali perché li ha connessi con un sistema di riciclo: BIOREPACK è, infatti, il primo consorzio al mondo di riciclo degli imballaggi compostabili […] Il sistema c’è, funziona ed è forte, è un esempio per l’Ue – conclude, quindi, Versari – ma ci preoccupa quello che sta avvenendo sul Regolamento europeo, come la tassonomia, ma sappiamo che la politica italiana ha molto ben compreso questo argomento e ci aspettiamo azioni chiare come lo sono state fino ad ora».

Presente all’evento anche il fisico del Centro Nazionale delle Ricerche e divulgatore scientifico Valerio Rossi Albertini, che è intervenuto con un discorso incentrato sull’importanza dell’economia circolare nel sistema paese. Secondo Rossi Albertini, infatti, «l’economia circolare è una forma di biomimetica, una nuova scienza in cui le tecnologie si ispirano alle soluzioni trovate in natura da piante ed animali per risolvere i loro problemi. Questa non è legata, quindi, a schemi economici convenzionali, bensì agli equilibri naturali. Il fatto che l’economia sia entrata in contrasto con gli equilibri naturali è alla base di tutti problemi che stiamo vivendo – di risorse, approvvigionamento energetico, riciclabilità, sostenibilità, deforestazione siccità – hanno tutti questa origine comune: il fatto che non si sia rispettato un criterio che non è arbitrario ma è una legge di natura» – conclude il fisico.

Ha partecipato, infine, alla presentazione del IX Rapporto sulla filiera delle bioplastiche compostabili, l’Onorevole della Lega Alberto Gusmeroli, presidente della decima Commissione per le attività produttive, il commercio e il turismo. «Sul nuovo Regolamento imballaggi – spiega Gusmeroli – abbiamo fatto un’opera di ascolto da cui è emerso il parere che abbiamo dato al governo e che utilizzerà nelle interlocuzioni che avverranno a livello europeo e in cui abbiamo detto a chiare lettere, con 15 elementi conclusivi, l’assoluta contrarietà a questo Regolamento perché non tiene in considerazione minimamente l’eccellenza che ha l’Italia nell’economia circolare».

Proprio sul tema del Regolamento europeo in tema di riciclo e riuso, si era espressa un’altra realtà che ha contribuito a rendere l’Italia eccellenza nel riciclo delle plastiche, il consorzio Corepla. Proprio in un talk di The Watcher Post, il Direttore relazioni esterne Andrea Campelli aveva chiarito le posizioni del consorzio che, dal 1997 ad oggi, ha contribuito a sensibilizzare i cittadini verso la cultura circolare, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica.

The Watcher Talk, condotto da Daniele Capezzone, del 23 maggio 2023 con focus sul modello circolare 25enne del Corepla

Articoli Correlati