Cultura

Quando le case diventano arte

26
Novembre 2025
Di Alessandro Caruso

Nel fermento creativo di Dubai, dove l’architettura è spesso il primo linguaggio a parlare, HMA Living by Al Shamsi ha scelto di dichiarare il proprio nuovo corso non con un catalogo o una collezione di arredi, ma con una performance d’arte dal vivo. In occasione della Identity Design Award Night, il brand ha presentato la sua prima Art Collection, sintetizzando in una sola serata il payoff che segna il nuovo posizionamento: «When Homes Become Art». Non un semplice slogan, ma l’idea di trasformare lo spazio domestico in esperienza emotiva, immersiva, quasi teatrale.

Al centro del debutto c’era un ambiente essenziale: un white box, una stanza candida concepita come metafora di un’identità ancora intatta, non raccontata. Dentro questa scatola bianca, l’artista italiano Andrea Sampaolo – noto per le sue azioni pittoriche cariche di energia – ha iniziato a lavorare su una grande tela e su due iconiche Rabbit Chairs di Qeeboo, anch’esse completamente bianche. Il gesto pittorico, fisico e istintivo, ha progressivamente incendiato di colore ciò che fino a pochi minuti prima appariva neutro, trasformando forme e superfici in paesaggi emozionali.

Per 45 minuti, Sampaolo ha dipinto muovendosi in perfetta sincronía con una traccia sonora originale firmata dal DJ romano Peter Blackfish. Il pubblico era dotato di cuffie wireless, immerse in un ascolto raccolto, quasi meditativo, che isolava il rapporto tra suono, colore e gesto dal rumore di fondo dell’evento. La performance è così diventata un rito sinestetico: il ritmo musicale guidava i movimenti dell’artista, le colature di colore rispondevano alle variazioni di intensità sonora, lo spazio bianco si convertiva in una sorta di partitura visiva. In filigrana, il tema dell’identità: dalla quiete alla saturazione cromatica, dalla forma muta alla personalità dichiarata, come un percorso che HMA propone per gli interni domestici, da scenografia neutra a luogo di risonanza emotiva.

L’atto conclusivo ha reso esplicita la dimensione comunitaria del progetto. Le due Rabbit Chairs, ormai completamente trasformate dalla pittura e divenute pezzi unici, sono state messe in palio tra i presenti. In questo passaggio, l’oggetto di design smette di essere soltanto icona pop e diventa memoria condivisa di un’esperienza: chi lo porta a casa non acquista solo una sedia, ma il frammento materiale di una performance. Per HMA Living, è il primo tassello di un percorso che promette di integrare arte, design e dimensione olistica dell’abitare non solo nelle collezioni, ma anche negli showroom e nelle iniziative culturali future.

La scelta di coinvolgere Andrea Sampaolo non è casuale: il suo lavoro, fondato su action painting, improvvisazione guidata dalla musica e attenzione al corpo in movimento, si colloca esattamente sul confine tra arte performativa e pittura tradizionale. La tela non è più solo superficie, ma traccia di un tempo vissuto e di un’energia sprigionata nello spazio. In questo dialogo tra artista, brand e pubblico, l’abitare viene interpretato come processo in divenire: un’identità che si costruisce nel tempo, a colpi di scelte cromatiche, accenti formali e oggetti che non sono più semplici complementi d’arredo, ma segni di una narrazione personale.