Economia
Roma candidata a ospitare l’Autorità doganale europea
Di Beatrice Telesio di Toritto
L’Italia punta a un nuovo ruolo di primo piano nel sistema di governance del mercato unico europeo. Il Consiglio dei Ministri ha infatti dato il via libera ufficiale alla candidatura di Roma Capitale come sede della futura Autorità doganale europea (EUCA), organismo previsto dalla proposta di riforma del Codice doganale dell’UE e destinato a diventare un pilastro strategico nella gestione, nel controllo e nella sicurezza dei flussi commerciali europei.
La nascita di EUCA rappresenta uno dei passaggi più significativi della modernizzazione del sistema doganale europeo degli ultimi decenni. In un contesto di forte instabilità geopolitica, con catene globali del valore sempre più frammentate, volumi di scambio in crescita e una digitalizzazione che accelera a ritmi esponenziali, le dogane dell’Unione si trovano davanti a sfide complesse. L’aumento del commercio online – che moltiplica in modo esponenziale le transazioni a basso valore e l’ingresso di piccoli colli difficili da monitorare – si intreccia con la proliferazione dei traffici illeciti e con la crescente sofisticazione delle reti criminali internazionali.
È in questo scenario che prende forma EUCA, chiamata a sviluppare un sistema di gestione dei rischi armonizzato e condiviso grazie al nuovo Data Hub europeo, una piattaforma digitale avanzata che consentirà di individuare in tempo reale le merci pericolose o sospette. Un salto di qualità tecnologico che punta a superare le differenze nazionali e a rafforzare, allo stesso tempo, la capacità di prevenzione e intervento delle dogane dei Ventisette.
La candidatura italiana è stata accolta con grande soddisfazione dal direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Roberto Alesse, che vede nella decisione del Governo un riconoscimento del lavoro compiuto dall’ADM negli ultimi anni: «Ringrazio l’Esecutivo per aver dato all’Italia quest’opportunità, che, senza dubbio, merita a pieno titolo», ha dichiarato. «Grazie all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli siamo protagonisti a livello europeo di uno dei più avanzati processi di digitalizzazione delle procedure di controllo e rappresentiamo una delle amministrazioni doganali più solide e all’avanguardia, capace di contrastare ogni forma di concorrenza sleale suscettibile di penalizzare gli imprenditori europei».
L’ADM, infatti, negli ultimi anni ha accelerato l’adozione di sistemi digitali per i controlli, la tracciabilità e la cooperazione con le autorità europee, posizionandosi tra le amministrazioni più innovative dell’Unione. L’Italia può già contare su infrastrutture tecnologiche che anticipano la logica del nuovo Data Hub europeo e su un modello di integrazione tra analisi dei dati, controlli a rischio e strumenti di intelligenza artificiale applicata ai flussi commerciali.
A questo si aggiunge un elemento strutturale che Alesse considera decisivo: la centralità logistica dell’Italia nel Mediterraneo, un punto di passaggio naturale tra Asia, Africa ed Europa e uno dei principali snodi di traffico marittimo del continente. «Il nostro Paese – ricorda il direttore dell’ADM – ha una collocazione geografica strategica, è un hub naturale del commercio internazionale e questo ci rende un candidato ideale ad ospitare la nuova Autorità».
La candidatura di Roma punta dunque a valorizzare una combinazione unica di competenze, innovazione e posizione geografica, in un momento in cui la sicurezza dei confini commerciali e la fluidità degli scambi interni all’Unione stanno diventando temi sempre più centrali per la competitività europea.
Se confermata, l’assegnazione dell’EUCA alla Capitale rappresenterebbe non solo un riconoscimento per il sistema doganale italiano, ma anche un investimento politico ed economico significativo per il Paese, destinato a rafforzare il ruolo dell’Italia nei tavoli decisionali europei e a consolidare la posizione di Roma come città delle istituzioni comunitarie.
Con questa candidatura, l’Italia punta a proporsi non solo come sede, ma come partner chiave nella costruzione della futura architettura doganale europea.





