Salute

Piattaforma Nazionale Liste di Attesa: iniziativa essenziale ma che non parla ancora la lingua dei cittadini

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Luglio 2025
Di Tonino Aceti

Prevista dalla Legge 107/2024 e regolamentata dal Decreto ministeriale del 17 febbraio 2025, la Piattaforma Nazionale Liste di Attesa è stata concepita per migliorare la gestione delle liste d’attesa nel Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Gli obiettivi principali del progetto sono, da un lato, il potenziamento del monitoraggio dei tempi d’attesa e di altri indicatori di accesso alle cure, e dall’altro, l’incremento della trasparenza, un aspetto frequentemente al centro delle critiche da parte dei cittadini.

Secondo il Decreto, i dati sui tempi di attesa devono essere resi accessibili in tempo reale da parte di cittadini e associazioni, per consentire una maggiore accountability nel SSN. Tuttavia, una recente analisi dell’OSSERVATORIO di SALUTEQUITA’ evidenzia che, nonostante le intenzioni dichiarate, la realizzazione della piattaforma non ha ancora raggiunto i traguardi sperati. Al momento, i dati disponibili risultano obsoleti: al 9 luglio 2025, la piattaforma riporta informazioni relative a maggio 2025, rendendo impossibile una valutazione attuale e accurata.

In aggiunta, il linguaggio utilizzato per presentare le informazioni non si rivolge efficacemente al pubblico generale. Elementi tecnici come “1° quartile” e “mediana” non risultano facilmente comprensibili, creando un ulteriore ostacolo per il cittadino medio nel tentativo di orientarsi tra i dati disponibili.

La trasparenza, punto cruciale per permettere ai cittadini di verificare l’operato delle autorità locali, è anch’essa carente. Attualmente, le informazioni sui tempi d’attesa sono disponibili solo a livello nazionale, senza la possibilità di monitorare l’aderenza delle singole Regioni o aziende sanitarie alle prestazioni richieste dalla legge.

Un ulteriore aspetto critico riguarda le “agende chiuse” e la mancanza di dati relativi ai tempi d’attesa per le prestazioni sia istituzionali che libero-professionali. Inoltre, l’indicatore “prenotazioni accettate” non offre una visione chiara, poiché manca il dato relativo alle motivazioni del rifiuto da parte dei cittadini riguardo alle tempistiche proposte.

La piattaforma, infine, non prevede strumenti per permettere ai cittadini di controllare tempestivamente i tempi d’attesa specifici presso le proprie ASL, né si offre supporto pratico riguardo procedure da seguire in caso di ritardi o per conoscere i diritti regionali in tema di accesso alle cure.

L’attuale configurazione della Piattaforma Nazionale Liste di Attesa non consente di garantire il livello di trasparenza necessario per stimolare la fiducia dei cittadini nel SSN e per abbattere l’asimmetria informativa esistente. È dunque cruciale che Stato e Regioni intervengano per rivedere e migliorare le funzionalità della Piattaforma, al fine di realizzarne appieno il potenziale.