USA2024

Usa 2024: – 211, tra Biden e Trump è battaglia del grano

07
Aprile 2024
Di Giampiero Gramaglia

In attesa dei voti, Joe Biden e Donald Trump contano le donazioni. La campagna del presidente ha raccolto 90 milioni di dollari a marzo, portando a 187 milioni il totale acquisito nei primi tre mesi dell’anno. All’inizio del secondo trimestre, la campagna di Biden aveva in cassa 192 milioni.

La raccolta di Biden a marzo supera di gran lunga quella di Trump: il magnate ha avuto donazioni per 65,6 milioni e aveva fondi in cassa pari a 93,1 milioni, meno della metà del presidente.

Ieri sera, però, Trump ha fatto un balzo in avanti importante: ha raccolto oltre 50 milioni, ben più dei 43 indicati come obiettivo, in un atteso evento ospitato a Palm Beach da John Paulson, miliardario di hedge fund. Il nome di Paulson circola come possibile segretario al Tesoro, se Trump conquistasse un secondo mandato.

L’evento di Palm Beach è stata una risposta a quello di New York organizzato per Biden, presenti gli ex presidenti democratici Bill Clinton e Barack Obama, che aveva fruttato 26 milioni.

Ancor prima che la mega-raccolta cominciasse, Trump ne aveva già parlato, sul suo social Truth, come della “più grande serata di raccolta fondi di tutti i tempi”: “Doppieremo quanto ha raccolto Biden la scorsa settimana… La gente è disperata per un cambiamento: vuole che l’America torni di nuovo grande”.

A fine evento, la campagna del magnate ha detto: “È più chiaro che mai che abbiamo il messaggio, l’organizzazione e i soldi per spingere il presidente Trump alla vittoria il 5 novembre”. Trump è finanziariamente sotto pressione anche perché deve fare fronte a ingenti spese legali, con stuoli d’avvocati impegnati non a dimostrare la sua innocenza, ma a dilazionare i suoi processi.

Usa 2024: Trump si descrive come moderno Mandela
Donald Trump torna a paragonarsi a Nelson Mandela: in un lungo post su Truth, l’ex presidente accusa il giudice di New York Juan Merchan di violare il suo diritto alla libertà di espressione sancito dal primo emendamento della Costituzione Usa. Merchan gli ha imposto di non attaccare inquirenti, testimoni e giurati del processo, che deve iniziare il 15 aprile, per i soldi pagati in nero, durante la campagna di Usa 2016, per comprare il silenzio di una pornostar e di una ex coniglietta di Playboy con cui aveva avuto relazioni.

Trump scrive sul suo social Truth: “Se vogliono mettermi in carcere per avere detto la verità, diventerò un moderno Nelson Mandela. Dobbiamo salvare il Paese da questi funzionari politici mascherati da giudici e sono disposto a rinunciare alla mia libertà per questa causa”.

Usa 2024: NYT, Biden e Trump poco trasparenti sulla loro salute
ANSA – Joe Biden, 81 anni, e Donald Trump, presto 78, i due candidati più vecchi di tutti i tempi alla Casa Bianca, hanno rivelato solo parte della documentazione medica che li riguarda e nessuno dei due si è sottoposto a test cognitivi: in un articolo, il New York Times e afferma che entrambi hanno fatto sapere all’opinione pubblica solo ciò che hanno deciso di fare filtrare sulla loro salute.

Nel 2008, quando l’allora 71enne senatore John McCain puntava alla presidenza, la sua campagna rassicurò il pubblico sulla sua salute consentendo ai giornalisti di esaminare 1.173 pagine di appunti a mano, risultati di esami di laboratorio e documenti assicurativi, inclusi i dettagli di biopsie, esami della prostata e persino le “lentiggini marrone chiaro” sulle sue natiche.

Né Biden né Trump invece hanno reso pubbliche le loro cartelle cliniche per dimostrare di essere idonei alla carica, come affermano i loro medici. A febbraio il presidente ha pubblicato un riassunto di sei pagine dei risultati dei test medici cui s’era sottoposto, ma il suo medico ha rifiutato di essere intervistato dai giornalisti, rompendo con la prassi del passato. Trump ha rivelato ancora meno: l’ultima nota pubblica del suo medico, a novembre, era lunga tre paragrafi.

Nessuno dei due si è mai sottoposto a una valutazione completa delle proprie condizioni mentali. Da tempo, osserva il NYT, i presidenti e i candidati scelgono che test fare, cosa ignorare, quante informazioni mediche rilasciare al pubblico e, in fin dei conti, che cosa gli elettori possono sapere sulla loro salute.

La sfida tra le due persone più anziane di sempre mette in discussione questa nozione. Biden e Trump non stanno facendo nulla di più dei loro predecessori per rassicurare gli americani che possono affrontare bene il loro nono decennio, ma stanno anzi facendo di meno per molti versi.

Il NYT ha inviato una lettera di cinque pagine alla Casa Bianca e alla campagna di Trump, ponendo domande dettagliate sulla salute dei due candidati. La campagna del magnate non ha risposto: c’erano domande sulla salute mentale, sulla salute cardiaca e se all’ex presidente abbia preso medicinali per perdere peso.

La Casa Bianca ha risposto rinviando al resoconto della visita di febbraio, secondo cui Biden è idoneo alle sue funzioni, ma che non affronta la questione della salute mentale.