Ambiente

Gas, Ue: accordo al Consiglio. Ma ora c’è il nodo tecnico

21
Ottobre 2022
Di Giampiero Cinelli

La fiducia trapelata martedì quando Ursula Von der Leyen ha presentato la bozza di proposte sul caro energia, è stata confermata ieri dall’accordo raggiunto al Consiglio Europeo (nel link i punti chiave). I leader hanno dato mandato definitivo alla Commissione di elaborare le direttive che comprendono un maggior controllo dei prezzi del metano e gli acquisti comuni. Ma attenzione a esultare. Perché il sì è arrivato in tarda notte, superando le ben note titubanze del cancelliere tedesco Olaf Scholz e degli olandesi. Mario Draghi non ha risparmiato un intervento molto energico in cui si è rivolto anche al presidente tedesco con toni critici.

La palla alla Commissione

Altro fattore non incoraggiante è la lentezza dell’iter. Sebbene la richiesta esplicita è che le misure entrino in vigore entro novembre, la riforma concretizzata la vedremo se tutto va bene per la seconda metà del 2023. La prossima riunione dei ministri dell’energia c’è il 25 ottobre e qualora non si troverà l’intesa sulle questioni prettamente tecniche, un altro Consiglio sarebbe necessario.

Poca incisività?

Il tetto al prezzo, come più o meno si era inteso, avverrebbe tramite l’intervento sulla Borsa di Amsterdam che blocchi i rialzi eccessivi. Tuttavia, per adesso, il comunicato sulle conclusioni della riunione lo qualifica come una misura temporanea e emergenziale, che non è certo diventerà strutturale. Più incisiva invece sarebbe una riforma in cui effettivamente dovesse nascere un ulteriore indice. Altro tema dibattuto.

Energia elettrica e rebus debito comune

In più il rebus degli acquisti congiunti. Più probabili dopo l’assemblea di ieri ma non attraverso un Fondo ad emissione di debito comune. Qui pesa l’ostruzionismo della Germania, preoccupata dal fatto che, un range di prezzo stabilito, possa far aumentare la domanda, andando a pagare la differenza tra prezzo di mercato e prezzo amministrato. Arriva poi la proposta spagnola di bloccare il prezzo dell’idrocarburo quando è legato alla produzione di elettricità. Idea questa che ha goduto di maggiore agibilità. Oggi il vertice continuerà con il dossier sull’Ucraina.