Politica

Chi è Ursula von der Leyen, la nuova Presidente della Commissione europea

16
Luglio 2019
Di Redazione

 

Eletta con 327 preferenze dal Parlamento europeo, Ursula von der Leyen è la nuova Presidente della Commissione europea, la prima donna a guidare l’esecutivo europeo. Tedesca, classe 1958, è dal 2013 Ministro della Difesa della Germania. Figlia dell’ex Ministro-Presidente della Bassa Sassonia, Ursula von der Leyen è laureata in medicina. La sua carriera politica inizia nel 2001 con un incarico locale nella Bassa Sassonia. Quattro anni più tardi, entra nella squadra di Governo tedesca, diventando Ministro della Famiglia. Molto vicina ad Angela Merkel, si contraddistingue per le sue battaglie sociali in favore di una politica familiare orientata al bilanciamento tra vita personale e vita privata. Viene confermata Ministro della Famiglia nel 2009, per poi diventare nel 2013 la prima donna in Germania a guidare il dicastero della Difesa. Decisa e determinata: queste sono due sue caratteristiche, emerse anche nel corso del suo discorso al Parlamento europeo prima del voto.

Molti sono i punti che ha toccato delineando il suo programma da futura Presidente della Commissione europea. Tra questi compare il tema ambientale: la sfida ambientale è stato il primo punto del suo discorso. In particolare Ursula von der Leyen ha dichiarato che avanzerà nei primi centro giorni di governo un Patto verde e una Legge europea sul clima, al fine di far raggiungere all’Europa, entro il 2050, la neutralità carbonica. Altro tema toccato è quello del lavoro: in particolare Ursula von der Leyen è per “non lasciare indietro nessuno”, risultato raggiungibile attraverso un rafforzamento della struttura industriale europea e l’utilizzo di tutta la flessibilità concessa dalle regole. Secondo Ursula von der Leyen l’economia “deve essere al servizio delle persone” ed è per questo che si è espressa in favore di un salario minimo. Sul tema immigrazione, invece, Ursula von der Leyen è stata molto ferma: “in mare c’è l’obbligo di salvare le vite”. La nuova Presidente proporrà un nuovo patto sull’immigrazione e una riforma del Trattato di Dubino. Linea morbida su Brexit: la neo Presidente ha offerto agli inglesi un’ulteriore estensione qualora ci fossero buone ragioni. Infine, non è mancato il riferimento al tema che da anni incrocia innovazione e tassazione: per Ursula von der Leyen “Bisogna riconciliare la dimensione di mercato con quella sociale e introdurre una fiscalità giusta che riguardi settori come quello del digitale. (…) È bene che i giganti del web facciano degli utili in Europa, siamo un mercato aperto ma se realizzano questi utili con i nostri lavoratori, la nostra istruzione, la nostra previdenza sociale e le nostre infrastrutture non è accettabile che facciano questi utili senza pagare le tasse. Se vogliono avere dei benefici devono avere degli oneri”.

Al momento dell’elezione si ha dichiarata di essere onorata e “sopraffatta” dalla fiducia risposta sia in lei ma soprattutto nell’Europa, in un’”Europa forte e unita da est a ovest, da nord a sud, pronta a combattere per il futuro invece che contro sé stessa”.

 

Fabiana Nacci