Trasporti

Trasporti, rivoluzione concessioni: pedaggi giù dal 2026, nuove regole per taxi e porti

18
Settembre 2025
Di Francesco Tedeschi

Rimborso del pedaggio autostradale in caso di cantieri, una più equa distribuzione del guadagno generato dalle concessionarie – che dovranno chiedere un pagamento proporzionale all’investimento fatto. Ma non solo: taxi, porti e ferrovie. Una sorta di piccola rivoluzione quella presentata mercoledì alla Camera dal presidente dell’Autorità dei trasporti, Nicola Zaccheo. 

«La riforma del sistema delle concessioni ci ha offerto lo spunto per rivedere tutte le misure regolatorie in ambito autostradale: attualmente il procedimento è ancora in corso, ma sono molto soddisfatto anche del rapporto con il ministro e con il Mit perché le nuove regole vanno nella direzione di un riequilibrio forte delle concessioni». Una partita sulla quale l’Authority si è scontrata con il ministero in passato, ma che ora invece sembra essere di comune intento portare avanti. Accantonata, quindi, l’ipotesi di un pedaggio unico per tutte le autostrade, tramontato il modello Pedemontana Veneta, l’Art ha conquistato un ruolo più forte. «I nostri pareri – prosegue Zaccheo – non sono solamente vincolanti ma sono anche prescrittivi».

Autostrade: pedaggi e concessioni 
Dal 1° gennaio 2026, entrerà in vigore il nuovo sistema di calcolo dei pedaggi autostradali, che punta a ridurre i costi per gli utenti pur garantendo la sostenibilità degli investimenti. Il modello introdurrà un WACC (costo medio ponderato del capitale), che permetterà di rivedere le tariffe autostradali in funzione dei costi reali sostenuti dai concessionari. Il Presidente ha garantito che i pedaggi diminuiranno in generale, con aumenti annuali limitati sotto l’1% grazie al price cap. La riforma sarà pienamente attiva nel 2027, con i nuovi pedaggi applicabili già dal 2026 in alcune tratte. Oltre a un abbassamento dei pedaggi, il sistema prevede incentivi per ridurre le “poste figurative” nelle concessioni e una gestione più trasparente dei costi.

È stata sottolineata anche l’importanza dei Piani Economico-Finanziari (PEF). Questi, che in passato sono stati soggetti a continui rinvii, ora dovranno rispettare regole più severe, obbligando i concessionari a onorare gli impegni di investimento per un totale di circa 44 miliardi di euro entro la scadenza delle concessioni. Nonostante alcune difficoltà, come il taglio di fondi per alcuni progetti, Zaccheo ha ribadito l’importanza di rispettare gli accordi già presi.

Ferrovie: più velocità per i treni, più sostegno per il trasporto merci
Il settore ferroviario è un altro punto centrale delle riforme. Dopo la proposta di rimuovere la deroga per la circolazione dei treni regionali sulla linea ad Alta Velocità (AV), che ha scatenato proteste tra le Regioni e le associazioni dei pendolari, L’Authority ha annunciato che la deroga sarà estesa fino al 2026, con alcune proroghe parziali nel 2027. “Dal 2028, solo i treni veloci potranno circolare sulle linee AV”, ha precisato, spiegando che l’obiettivo è garantire l’efficienza delle infrastrutture e tutelare gli utenti che pagano un biglietto più elevato per i treni ad alta velocità.

Inoltre, per sostenere il trasporto merci, Zaccheo ha confermato una riduzione del 30% del pedaggio ferroviario, anticipata al 1° luglio 2025, con l’intento di alleggerire un comparto in difficoltà a causa della scarsità di treni e dei numerosi cantieri.

Taxi e Mobilità Urbana: regolamentazione in arrivo
Accanto alle misure sui pedaggi e sulle ferrovie, é stato affrontato anche il tema della mobilità urbana, in particolare per quanto riguarda i taxi e i servizi di ride-hailing come Uber. L’Autorità sta preparando una riforma del settore, che dovrà trovare un giusto equilibrio tra l’innovazione digitale e la protezione degli operatori tradizionali, sottolineando come i taxi dovranno diventare più competitivi senza compromettere la qualità del servizio. La regolamentazione dovrà anche garantire che i tassisti non subiscano dumping da parte delle piattaforme digitali, mantenendo un sistema di regole uniformi e trasparenti.

Porti: maggiore trasparenza e collaborazione
Infine, Zaccheo ha parlato della gestione delle infrastrutture portuali, sollecitando una maggiore trasparenza e collaborazione da parte delle Autorità portuali. Le concessioni dovranno essere legate agli investimenti effettivamente realizzati per modernizzare e migliorare l’efficienza dei porti. Il presidente ha ribadito che l’obiettivo delle riforme è quello di garantire un sistema di trasporti competitivo e sostenibile, che bilanci le esigenze degli utenti con gli investimenti necessari a mantenere e sviluppare le infrastrutture.