Trasporti

L’autonoleggio torna a ingranare la marcia e ridà impulso all’economia

07
Agosto 2022
Di Alessio Ambrosino

L’autonoleggio pian piano torna a sorridere. Un settore fondamentale della nostra economia, che genera un fatturato diretto ed indiretto superiore a 12 miliardi di euro, e che immatricola circa il 30% delle auto in Italia. ANIASA, l’Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio, della Sharing mobility e dell’Automotive digital inserita nel sistema Confindustria, ha pubblicato come ogni anno il proprio Rapporto, giunto alla 21esima edizione, che fotografa lo stato di salute del noleggio veicoli. Soffrono ancora il noleggio a breve termine ed il car sharing, mentre è il lungo termine a reggere l’urto tenendo in piedi l’intera filiera. Tra la crisi del chip, la pandemia e la guerra in Ucraina, il comparto della mobilità a noleggio e del car sharing ha subito così uno stallo, nonostante la flotta si assesti sul milione di veicoli e con una crescente immatricolazione di auto ibride e plug-in. Segno che il noleggio può rappresentare davvero uno dei motori della tanto auspicata transizione ecologica.

I DATI DEL RAPPORTO ANIASA 2022

Come rilevato in apertura, il Rapporto ANIASA di quest’anno ci indica come il noleggio a breve termine abbia sostanzialmente risentito della diminuzione del turismo internazionale, soprattutto nella prima parte del 2021: la stagione estiva maggiormente positiva ha permesso di registrare una crescita rispetto al 2020, ma una forte riduzione se paragoniamo i dati del pre-pandemia, con un -51% dei noleggi.

Anche il car sharing ha per forza di cose subito il ricorso allo smart working in modo strutturale, che ha svuotato le città ed i maggiori centri direzionali e finanziari: la contrazione rispetto al periodo ante-Covid è del 57%, da 13 a 5,5 milioni, considerando una flotta che ad oggi è di circa 6.300 unità, e che era invece di 8.000 veicoli nel 2019.

Le buone notizie giungono dal lungo termine, dove l’espansione tra i privati ha portato ad un consolidato giro d’affari che ha prodotto un fatturato complessivo di quasi 8,8 miliardi di euro, con una crescita della flotta del 5%. Il Rapporto di quest’anno offre un’analisi del mercato dei privati, quindi con solo codice fiscale, che hanno optato per il noleggio auto, rinunciando di fatto alla proprietà: quota 100mila a fine 2021, un dato che sale a 150mila unità considerando anche i privati con partita IVA.

Ed il 2022? Il Rapporto offre una panoramica anche su quanto accaduto nel primo trimestre di quest’anno, con una leggera ripresa del breve termine che però non modifica indicatori negativi rispetto al 2019, come il fatturato, -4%, il numero di noleggi, -22% e i giorni di noleggio (-2%), con un crollo delle immatricolazioni addirittura del 70%. Tutto questo si spiega con la crisi attualmente in corso. Il noleggio a lungo termine invece cresce del 9%, grazie all’aumento della flotta, mentre torna fortissimo il car sharing che segna un +50% rispetto allo stesso periodo del 2021.

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