Salute

Cos’è la Fondazione Enea Tech e Biomedical, l’idea del MISE per supportare la ricerca farmaceutica

07
Gennaio 2022
Di Massimo Gentile

Se ne parlava da novembre, ma l’ufficialità è arrivata ieri, con il decreto di nomina del nuovo presidente, individuato nella figura di Giovanni Tria: è nata la Fondazione Enea Tech e Biomedical, che vedrà Tria affiancato dal direttivo composto da Sergio Abrignani, Paolo Bonaretti, Marco Baccanti e Maria Cristina Porta. Il loro compito sarà quello di gestire per conto del Ministero dello Sviluppo economico sia il “Fondo per il trasferimento tecnologico”, sia il nuovo “Fondo per la ricerca e lo sviluppo industriale biomedico” istituito con la Legge di bilancio.

IL PROGETTO
La Fondazione Enea Tech e Biomedical da tempo era nella testa del ministro Giancarlo Giorgetti, che l’aveva immaginata come braccio operativo del ministero per gli investimenti nel settore biomedicale con la finalità di realizzare poli nazionali di ricerca e sviluppo di farmaci e vaccini rafforzando, lungo tutta la filiera produttiva, le infrastrutture di sperimentazione e produzione. Non a caso il suo ambito di applicazione era stato anche esteso nel decreto Sostegni bis. Un quadro normativo che fa della Fondazione uno strumento utile a favorire, sia in termini di capacità produttiva sia di trasferimento tecnologico, la collaborazione e la sinergia tra l’industria farmaceutica e i centri di ricerca presenti nel nostro Paese.

LE MISSION
La Fondazione Enea Tech e Biomedical dispone di una dotazione finanziaria iniziale di oltre 500 milioni di euro per sostenere investimenti in attività di ricerca e trasferimento tecnologico, con la mission anche di intensificare la collaborazione tra PMI, startup innovative e Università, e più in generale tra mondo della ricerca e imprese. Oltre a quello della salute, lo sforzo della Fondazione deve puntare pure ad altri settori di rilevanza strategica per la competitività del Paese quali, ad esempio, la green economy, la robotica e l’intelligenza artificiale. Potrà anche promuovere investimenti, sia aggregando risorse proprie a quelle dei due fondi citati, sia in coordinamento con imprese, altri fondi istituzionali e privati, organismi ed enti pubblici italiani ed esteri, inclusi quelli territoriali, nonché attraverso l’utilizzo di risorse dell’Unione europea.

L’IMPEGNO NEL FARMACEUTICO
Come anticipato, l’impegno nel campo della ricerca farmaceutica è uno dei presupposti fondamentali della Fondazione Enea Tech e Biomedical. Come si apprende dal suo statuto, infatti, le sue attività saranno particolarmente orientate allo sviluppo e alla riconversione industriale del settore biomedicale verso la produzione di nuovi farmaci e vaccini, attrezzature e dispositivi utili per fronteggiare in ambito nazionale le emergenti esigenze del settore. Lo farà anche attraverso la realizzazione di poli di alta specializzazione, in partecipazione con altre istituzioni e società private, sia italiane che estere, collegando la ricerca accademica, di base e preclinica, alle fasi successive fino alla produzione industriale con la finalità di rafforzare la risposta ad emergenze sanitarie come quella in corso. Senza trascurare, però, la sicurezza nazionale in tema di autonomia produttiva di farmaci e vaccini di fronte ad altre malattie infettive emergenti, incluse le malattie genetiche, cronico-degenerative e neoplastiche e favorire lo sviluppo di un’industria farmaceutica avanzata e innovativa sul territorio nazionale.