Politica

Speciale amministrative, l’analisi del voto a “Largo Chigi”

06
Ottobre 2021
Di Redazione

Ospiti della nostra trasmissione Elena Polidori, Daniele Capezzone, Ettore Maria Colombo, Lorenzo Castellani e Carlo Bertini

Se il centrodestra ha perso nettamente, il centrosinistra non commetta l’errore di ritenere la sua vittoria solida e radicata, soprattutto prospettica per il futuro. Questo è il commento comune degli ospiti di questa mattina a Largo Chigi-Vista sulla politica, il format del The Watcher Post, andato in onda dagli Utopia Studios.

Da Elena Polidori (Quotidiano Nazionale), a Daniele Capezzone (La Verità), a Ettore Maria Colombo (The Watcher Post), a Lorenzo Castellani (Politologo Luiss) fino a Carlo Bertini (La Stampa), i pareri e le analisi sono abbastanza allineati: il voto fotografa una situazione di instabilità politica generale. L’unica certezza è una, sottolineata da Polidori: «La parabola dei 5Stelle è finita. In cinque anni hanno perso milioni di voti in tutto il paese. E Roma è il simbolo di questa disfatta. E non saranno nemmeno così utili al centrosinistra nel combattere queste destre, che tra l’altro si combattono benissimo da sole».
 

A CENTRODESTRA
Quanto al centrodestra, Capezzone sintetizza la situazione in modo lapidario: «Ha straperso, inutile arrampicarsi sugli specchi. Per il futuro, a cominciare dal siparietto di Salvini-Draghi sulla legge delega, deve decidere con chiarezza chi vuole essere, dove vuole andare, con quali proposte e soprattutto con quale leadership». E Castellani aggiunge: «Hanno perso tempo negli scorsi mesi a parlare di green pass e di questioni sanitarie, che però erano superate. Avrebbero dovuto concentrarsi su temi e proposte forti, senza disperdere le energie nell’alimentare polemiche. Bastava “uscire” da Twitter e parlare di più con la gente».


LA SITUAZIONE DEL CENTROSINISTRA
Ma dall’altra parte non si commetta l’errore di giungere a conclusioni affrettate e fuorvianti. Il centrosinistra non è ancora pronto per concorrere al governo del paese. E se i segnali di allarme sono stati sottolineati innanzitutto Bertini: «Letta è consapevole dei problemi, sa che il sorpasso non è stato netto. E in quest’ottica Roma sarà l’ago della bilancia», Colombo affonda: «Il centrosinistra può solo sciupare il risultato. Non deve sottovalutare che il centrodestra ha vinto in Calabria e che le regionali sono molto più speculari alle elezioni politiche. Non pensi di avere il paese in tasca. Per quanto Letta auspichi adesso le larghe intese includendo anche Calenda e 5Stelle una grande coalizione in questo momento faticherebbe a stare in piedi».

 

Cosa esce quindi da questa tornata elettorale per adesso, in attesa dei ballottaggi? Una situazione con due schieramenti fragili, un Presidente del Consiglio molto forte, in odore di Quirinale, e un futuro politico instabile e dominato dalle incertezze. Ma che potrebbe lasciare intravedere un orizzonte più chiaro nel caso in cui si mettesse mano, come auspicato da più parti, ma a fasi alterne, alla legge elettorale.