Politica

Meloni e Sanchez uniti sul Patto di stabilità e sostegno all’Ucraina

05
Aprile 2023
Di Giampiero Cinelli

La Spagna si avvia a condurre il Consiglio europeo in vista del secondo semestre di presidenza, in un momento in cui si deve trovare una quadra su temi molto rilevanti. E allora di economia, migrazione e politica estera il premier Giorgia Meloni ha voluto parlare oggi con Pedro Sanchez, primo ministro iberico, nel bilaterale di Palazzo Chigi.

Ci sono affinità geografiche e strutturali su cui la leader di Fratelli d’Italia puntava di far leva, muovendo, come è stato detto in conferenza stampa, la solidarietà di Sanchez su una migliore gestione dei flussi migratori. «Si approda in Europa, non solo in Italia o Spagna, l’immigrazione è un problema dell’Ue», ha sottolineato Sanchez. Ma la partita più grande che forse si può giocare insieme è quella sui meccanismi economico-finanziari. Entro la fine del 2023 dovrebbe ultimarsi la riforma del Patto di Stabilità ed entrambi vogliono che riesca a prediligere la crescita più che il semplice pareggio dei conti. Sia Roma che Madrid in passato hanno sofferto molto gli squilibri dei conti pubblici con impennate della disoccupazione, soprattutto dopo il 2011, quando la Spagna fece ricorso al Mes. Giorgia Meloni è anche tornata ad auspicare un Fondo Sovrano utile a sostenere il tessuto industriale, solo un’idea per adesso, ma che si può perorare, sulla base della passata esperienza del Fondo Sure che venne utilizzato per espandere la cassa integrazione a varie categorie lavorative durante la pandemia.

Il segretario del partito socialista spagnolo ha condiviso la direttrice, evidenziando che in questa fase storica si debba lottare contro la deindustrializzazione dell’Europa, rendendosi conto che gli investimenti esteri, soprattutto quelli cinesi, non sono poi una buona notizia se a parti inverse, l’accesso delle imprese europee al mercato cinese è invece molto più controllato. Chiara dunque l’asimmetria.

Pedro Sanchez ha poi assicurato che durante il suo semestre di presidenza si impegnerà soprattutto a finalizzare la riforma del mercato elettrico europeo. per permettere una determinazione dei prezzi più sostenibile per le famiglie e per spingere sulle rinnovabili che potrebbero essere ancora più convenienti.

Sul sostegno all’Ucraina linea ferrea da entrambe le parti. Con porte aperte ai profughi di Kiev. La Spagna farà quanto dovuto come già sta avvenendo nonostante le complicanze logistiche. La condanna a Putin non è in discussione. Nel 2024 è in programma il prossimo bilaterale con la Spagna. Ora non resta che mettere alla prova le convergenze che sono parse molto evidenti.

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