Politica

Decreto urgenze: non solo l’emergenza Genova nel testo del Governo

15
Ottobre 2018
Di Redazione

 

Il decreto Genova, tanto atteso da molti cittadini, in particolare liguri, ha visto la luce. A un mese e mezzo dalla tragedia che ha sconvolto tutta Italia, il Governo ha presentato alla Camera per la conversione in legge il cd. "Decreto urgenze".

Il testo, che si compone di 46 articoli, dovrebbe terminare la prima lettura a fine ottobre alla Camera per poi passare in Senato. Cuore del testo sono le disposizioni relative al Ponte Morandi.

In particolare, l’articolo 1 prevede, oltre alla nomina del Commissario Straordinario, i poteri attribuiti a quest’ultimo che si sostanziano sia nelle attività di demolizione, rimozione e smaltimento di ciò che resta del ponte costruito negli anni ’60 sia nelle attività volte alla progettazione, affidamento e ricostruzione dell’infrastruttura. Il Commissario, in carica per un periodo di un anno, avrà a disposizione una struttura di supporto composta da massimo venti persone.

Il decreto, inoltre, interviene con misure fiscali relative agli immobili che a seguito del crollo hanno subito danni o sono state oggetto di ordinanze di sgombero, prevedendo l’esenzione Irpef, Ires, Irap, Tasi e Imu. Non mancano poi le misure a favore delle imprese danneggiate dal crollo: l’articolo 4, infatti, riconosce benefici alle imprese, ai professionisti, agli artigiani e ai commercianti aventi sede operativa all’interno della zona danneggiata. Lo stesso testo istituisce la zona logistica speciale del porto e del retroporto di Genova, prevedendo procedure semplificate per tutte le attività imprenditoriali e per tutti gli investimenti incrementali previsti nella zona. In più, il decreto istituisce l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali e l’Archivio informativo nazionale delle opere pubbliche.

Oltre a Genova e in un’ottica più generale di messa in sicurezza del Paese, il testo interviene anche sulle zone del centro-Italia e sull’isola di Ischia a seguito degli eventi sismici negli ultimi anni.

Insomma, un testo che – almeno secondo le intenzioni – è stato scritto con il cuore (così come affermato dal Ministro Toninelli) e che adesso attende il vaglio parlamentare per di diventare legge.

 

Fabiana Nacci

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