Politica

Pnrr, transizione digitale, Butti: «Siamo in linea con gli obiettivi»

29
Novembre 2023
Di Giampiero Cinelli

«Abbiamo raggiunto e certificato le prime 15 milestones e target su 64 previsti, siamo in linea con gli obiettivi», rassicura Alessio Butti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica e alla transizione digitale, nell’audizione di Montecitorio alle Commissioni riunite Trasporti e Affari Costituzionali. L’incontro ha riguardato lo stato della transizione digitale nell’ambito del Pnrr.

«Nell’attuazione del piano di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione – 6,7 miliardi per collegamenti fibra e 5G – sono coinvolte 22.000 pubbliche amministrazioni che stanno realizzando più di 58.000 progetti», aggiunge il sottosegretario.

Nello specifico, «più di 6 miliardi sono dedicati alla digitalizzazione della Pubblica amministrazione con progetti che abbracciano tutte le componenti di un processo di digitalizzazione, dalle infrastrutture, che devono essere portate in cloud per assicurare la scalabilità e la resilienza, alla Cybersicurezza, alle piattaforme abilitanti per assicurare interoperabilità, servizi di notifica e pagamento, all’interfaccia della Pa verso i cittadini, fino agli interventi sulle competenze digitali degli utenti».

Alessio Butti la considera «Una rivoluzione che non potrebbe essere possibile senza la giusta infrastruttura che assicuri la connettività a cittadini, imprese e Pa». Per questo si punta ai progetti «per il collegamento in fibra e 5G per tutte le aree ancora non raggiunte da questi servizi e con interventi mirati dedicati a scuole, sanità ed isole minori». Tutto questo, rimarca Butti, «ci ha portato a mantenere le promesse, raggiungendo e certificando le prime 15 milestone e target sulle 64 previsti per tutti i nostri interventi, e ci pone in linea con il raggiungimento delle successive, come vi andrò a dettagliare».

Parlando dei progetti infrastrutturali digitali, il sottosegretario spiega che dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha ritenuto illegittimo l’affidamento per la realizzazione del Polo strategico nazionale alla cordata Tim, Cdp, Leonardo e Sogei, «non è in pericolo né il progetto né i finanziamenti, permanendo solo la questione del risarcimento, che non è poco. Avendo il Consiglio di Stato con sentenza pubblicata il 24 ottobre ha ritenuto illegittimo l’esercizio del diritto di prelazione della cordata proponente è insorto un contenzioso, che però si ascrive «sotto l’egida del precedente governo. È stata avviata un’interlocuzione con l’Avvocatura dello Stato per individuare le più opportune azioni».

Si badi che è stata la cordata Fastweb-Aruba a presentare ricorso contro l’aggiudicazione alla cordata concorrente al Tar, che ha accolto le istanze. Il Consiglio di Stato ha poi recentemente avallato la ricostruzione del Tar.

«Sono 203 gli enti – amministrazioni centrali e Asl – che hanno aderito all’avviso per accedere ai fondi del Pnrr e migrare in cloud dati e applicativi su Polo strategico nazionale. L’avviso è tutt’ora in corso e l’andamento delle attività è in linea con l’obiettivo finale di avere, per il giugno 2026, 280 enti migrati», conclude il sottosegretario Alessio Butti.