Innovazione

Intelligenza artificiale, Musk lancia xAI. Dovrà «capire l’universo»

17
Luglio 2023
Di Giampiero Cinelli

Forza comunicativa tanta, elementi ancora pochi, ma quanto basta a un personaggio come Elon Musk per portare l’attenzione su di sé, soprattutto se annuncia la nascita della sua startup dedicata all’intelligenza artificiale, proprio lui che recentemente aveva chiesto un stop sulle ricerche volte a questa tecnologia, perché ne intravedeva seri rischi per la tenuta del sistema sociale.

Il progetto imprenditoriale sarà guidato da Musk stesso e si chiamerà xAI. Il già proprietario di Tesla e Twitter lo ha presentato in una lunga video-chat su Twitter annunciando la squadra composta da ingegneri che provengono dalle stesse grandi aziende tecnologiche che lui intende sfidare.

Durante lo speech Musk ha scherzato dicendo che lo slogan che spiega la mission di xAI potrebbe essere “Cosa diavolo sta succedendo?”. Da queste prime fasi, infatti, pare che il magnate di origine sudafricana voglia dirigere la tecnologia di intelligenza artificiale a fini di più ampio respiro, coinvolgendola in questioni come quelle dell’evoluzione della terra. Le fragilità della nostra civilizzazione, ponendosi il proposito di “understanding the universe”, capire l’universo. Ad ogni modo la voglia di rivaleggiare e superare ChatGPT, obiettivo più modesto e alla portata, non è stato certo nascosto.

Musk non intende stabilire a priori i codici morali della sua xAI ma l’obiettivo è che sia sicura e «massimamente curiosa». Poi ha osservato: «Se cercasse di capire la vera natura dell’universo, questa sarebbe la cosa migliore che mi viene in mente dal punto di vista della sicurezza dell’IA. Penso che sarà a favore dell’umanità, dal punto di vista che l’umanità è molto più interessante della non umanità». Musk ha anche previsto che la superintelligenza, ovvero l’IA più intelligente dell’uomo, arriverà tra cinque o sei anni.

Anche Meta nella partita

Insomma, se xAI parte con presupposti assai ambiziosi, intanto osserviamo che nel mercato dei big tech ci sono continue novità. Anche Mark Zuckerberg con Meta si inserisce nell’agone dove hanno già iniziato a giocare OpenAI (ChatGPT-Microsoft) e Google, dichiarandosi pronta a rilasciare un suo modello di intelligenza artificiale per il settore commerciale, con cui le aziende possono sviluppare il loro modello di IA a partire dalla tecnologia fornita da Meta.

Il software può creare testo, immagini e codice, basato su modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) addestrati su enormi quantità di dati. Meta ha rilasciato il proprio modello linguistico, noto come LLaMA, a ricercatori e accademici all’inizio di quest’anno, tuttavia il prodotto si sta già migliorando e le aziende potranno richiedere versioni personalizzate. La versione aggiornata sarà disponibile a breve, con un modello linguistico LLM open-source, dunque resi pubblici, a differenza della politica adottata da OpenAI con ChatGPT.