Esteri

Bce, Enria: «Non ci saranno restrizioni sui dividendi, i bilanci delle banche sono solidi»

21
Marzo 2023
Di Giampiero Cinelli

Credite Suisse è una banca sistemica e dunque il suo salvataggio, che si sta ultimando con l’intervento di Ubs, appare fondamentale e necessario. A registrare perdite dovrebbero essere prima gli azionisti, nel rispetto della gerarchia dei creditori. Comunque la Bce, in questa situazione di turbolenza, non sta valutando per le banche europee una riduzione dei dividendi da assegnare, perché i criteri patrimoniali sono solidi. E nella peggiore ipotesi l’istituto di Francoforte è pronto a fornire liquidità. Mette le cose in chiaro Andrea Enria, presidente del Consiglio di Vigilanza della Bce, nella sua audizione in Commissione economia.

Enria fa anche riferimento a Svb Bank, spiegando che «nella fuga dei depositi vista su Silicon Valley Bank e altri istituti Usa negli ultimi giorni, si è trattato di un’esposizione estrema al rischio di tasso d’interesse, unita a un modello di business concentrato e non assicurato dei depositanti», sottolineando: «Non abbiamo nessuna lettura di queste caratteristiche estreme nelle banche europee».

Le banche europee hanno una clientela diversificata rispetto a quella di Svb. Tuttavia gli effetti psicologici dati dalle aspettative in finanza non vanno mai sottovalutati. Ecco perché il presidente della Vigilanza fa notare: «Dati recenti indicano che quelle banche europee che hanno registrato qualche deflusso nei depositi sembrano essere riuscite a mantenere livelli di liquidità in eccesso, emettendo titoli di debito e riducendo i prestiti sul mercato interbancario, e solo in misura minima liquidando titoli». Qui il tecnico specifica le ragioni della sua serenità: «Le banche europee hanno rafforzato i coefficienti patrimoniali nel quarto trimestre del 2022. Le posizioni patrimoniali e di liquidità delle banche sono rimaste solide e ben al di sopra dei requisiti minimi, con il Common Equity Tier 1 ratio aggregato che si attesta al 15,3% e il liquidity coverage ratio al 161% alla fine del quarto trimestre del 2022».

La Bce ha elaborato le stime sulle banche e su come potrebbero comportarsi i loro coefficienti patrimoniali, anche in circostanze potenzialmente avverse. «Non è cambiato nulla che influisca sulla nostra valutazione di quei piani di capitale – dice Enria – A volte c’è nervosismo perché abbiamo fatto questa raccomandazione sui dividendi durante la pandemia, ma lì eravamo in un ambiente completamente diverso».

Va evidenziato che la resilienza di liquidità complessiva del settore deriva anche dalla revisione del quadro normativo attuata all’indomani della crisi finanziaria globale e dalla scelta, operata dall’Unione Europea, di applicare gli standard internazionali a tutte le banche operanti nella sua giurisdizione. Secondo Andrea Enria il caso Svb dimostra che le banche devono gestire «in modo proattivo» il rischio tassi, i finanziamenti e la liquidità.

Le prossime valutazioni saranno riguardo a quanto sia stata dannosa la decisione delle autorità statunitensi di non utilizzare gli standard di Basilea III su alcune banche, mentre la Bce ha ultimamente operato un nuovo rialzo dei tassi (ora quello principale è al 3,50%) confermando l’intenzione di agire sull’inflazione attraverso la politica monetaria.