Economia

Istat, dati preliminari: nel 2023 la povertà è aumentata

26
Marzo 2024
Di Giuliana Mastri

Le famiglie che nel 2023 si sono trovate a vivere in condizioni di povertà assoluta (ovvero non in grado di sostenere le spese minime per condurre una vita accettabile) in Italia sono l’8,5% del totale, numero in crescita rispetto all’anno precedente, quando la cifra si attestava all’8,3%. Si tratta, nel complesso, di 5,7 milioni di individui (il 9,8%), secondo quanto rilevato dai dati preliminari dell’Istat. Il peggioramento riguarda in particolare le famiglie che hanno come persona di riferimento un lavoratore dipendente, per le quali l’indice di povertà assoluta raggiunge il 9,1% (rispetto all’8,3% dell’anno precedente). Dato, quest’ultimo, che riguarda 944 mila famiglie italiane in totale. L’incidenza della povertà assoluta riguarda poi maggiormente i nuclei con un figlio minorenne (12%), portando il numero di minori che si trovano in famiglie di condizioni di povertà assoluta a 1,3 milioni nel 2023.

Le cause dell’aumento dipendono dal peggioramento delle condizioni delle famiglie al nord e al centro: Al Sud infatti la quota di nuclei in povertà è scesa dal 10,7 al 10,3%, mentre al nord è salita dal 7,5 all’8% e al centro dal 6,4 al 6,8%. Le persone povere al nord sono aumentate al 9%, dal 7,7% del 2021, al centro sono arrivate all’8% dal 7,5 dell’anno prima.

E anche se il fenomeno è già noto, colpisce il fatto che la povertà sia cresciuta l’anno scorso tra le famiglie dove la persona di riferimento ha un lavoro subordinato, il dato va dal 7,7% all’8,2%, il valore più alto dell’intera serie storica, mentre è scesa dal 9 all’8,8% tra quelle con persona di riferimento non occupata. Il motivo? Sono scivolati in povertà ancora più lavoratori dipendenti con salari insufficienti per arrivare a fine mese.

Cala anche la spesa media delle famiglie residenti in termini reali. Dai preliminari Istat emerge che nel 2023 è stata di 2.728 euro mensili, ridottasi dell’1,8%, anche se ai valori correnti, cioè aggiustati all’inflazione, è salita del 3,9% (2.625 euro nel 2022.