Economia

I Monti di Pietà, il loro ruolo nell’inclusione finanziaria, tra storia e modernità

06
Febbraio 2024
Di Michele Scialpi

In un’epoca in cui l’avvento del fintech e delle criptovalute e di soluzioni di pagamento come il “Buy now, pay later” sta segnando una nuova era nel settore finanziario, riflettere sulle radici storiche dei Monti di Pietà risulta tanto affascinante quanto rivelatore. Queste istituzioni rappresentano un fondamento cruciale nella storia economica e sociale italiana, influenzando le comunità locali fin dal medioevo. Tuttavia, nonostante il rapido sviluppo delle tecnologie finanziarie moderne, l’importanza del credito su pegno persiste ancora oggi, poiché continua a offrire un canale vitale per l’inclusione finanziaria di coloro che potrebbero trovare difficile ottenere prestiti attraverso canali tradizionali.

Del cammino che ha condotto all’istituzione dei Monti di Pietà ne ha parlato in una conferenza sul tema organizzata da Affide a Roma, il Professor Franco Cardini, esperto di Storia medievale presso l’Istituto di Scienze Umane e Sociali – Scuola Normale Superiore di Pisa. È stato un percorso intricato che ha attraversato la finanza, la politica, la storia sociale e religiosa. Cardini ha analizzato i “Monti” come un sistema interessante e, in molti aspetti, geniale per finanziare gli enti pubblici.

Inizialmente, l’adesione ai Monti era riservata ai ceti abbienti, con esclusione degli stranieri e degli ebrei. Tuttavia, la crisi del Trecento rese indispensabile l’istituzione di nuove forme e metodi creditizi che permettessero l’accesso anche ai cittadini dei ceti subalterni, quelli con beni modesti da impegnare come garanzia per la restituzione dei prestiti. Questo spirito innovativo portò alla creazione del primo vero e proprio Monte di Pietà, fondato a Perugia nel 1462 dove ancora oggi il credito su stima è attivamente praticato grazie alla presenza sul territorio di una filiale di Affide, che continua l’eredità di questa tradizione secolare.

Col passare del tempo, i Monti di Pietà hanno saputo adattarsi alle mutevoli esigenze delle diverse generazioni, assumendo una forma moderna e flessibile. Solamente il 5% dei beni in pegno, quelli non riscattati, viene destinato alle aste pubbliche organizzate da Affide, offrendo a chiunque l’opportunità di partecipare tramite offerta orale o segreta. In queste aste, gli acquirenti possono competere per articoli pregiati e autenticati dagli esperti, come gioielli, orologi, monete d’oro e argenti, a prezzi interessanti. Tuttavia, le aste rappresentano anche una piattaforma per promuovere l’economia circolare e partecipare attivamente alla rivoluzione dei consumi improntata sulla sostenibilità.

È per questo che l’attività della società, parte del gruppo Dorotheum, oggi si è evoluta svolgendo anche un ruolo di rilievo nel panorama italiano delle aste preziosi, con circa 300 eventi annuali e la vendita di oltre 35.000 gioielli, attirando circa 17.000 acquirenti. Ormai anche un punto di riferimento per investitori, collezioni e appassionati, recentemente Affide ha organizzato un evento culturale presso il Palazzo di Piazza Monte di Pietà a Roma in occasione dell’Asta Speciale San Valentino. L’appuntamento ha consentito di esplorare con l’aiuto degli esperti una selezione di gioielli e orologi pregiati, ideali per il giorno degli innamorati.

L’evento ha celebrato la storia, l’arte e l’eleganza dell’alta gioielleria e orologeria, regalando agli ospiti un’immersione nel mondo dell’artigianato e del lusso. Un’opportunità per apprezzare non solo l’estetica delle creazioni, ma anche la loro complessità e rarità, contribuendo così a preservare e diffondere la ricchezza culturale e artistica che caratterizza i Monti di Pietà e le loro evoluzioni nel tempo.