Economia

Fed, probabile una pausa sui tassi a giugno. Domani parla Lagarde

14
Giugno 2023
Di Giuliana Mastri

Gli ultimi dati americani sull’inflazione al consumo fanno pensare che nella riunione di stasera la Fed, Banca Centrale americana, possa decidere una pausa sul rialzo dei tassi d’interesse, dopo dieci aumenti consecutivi, e comunicarla domani. La politica di rigore varata dal governatore Jerome Powell è stata la più dura dagli anni ’80 e, come in generale pensano gli analisti, ha contribuito direttamente ai fallimenti bancari visti negli Stati Uniti negli ultimi mesi. Un male – non previsto – ma necessario secondo gli economisti a stelle e strisce, affinché il livello di inflazione torni al 2%, la cifra considerata accettabile e desiderabile anche in Europa, e su questo schematismo si potrebbe molto discutere.

L’inflazione americana registra il 4% a maggio, dal 4,9% di aprile. Il dato è migliore delle attese degli analisti che scommettevano su 4,1%. Su base mensile i prezzi al consumo sono saliti dello 0,1%, in linea con le attese. La cifra attuale riferita all’aumento dei prezzi è la migliore dal marzo del 2021. Tra le ipotesi più accreditate anche quella di non procedere a un rialzo dei tassi in questo mese ma di farlo a luglio.

Secondo il Ceo di Bank of America Brian Moynihan le strette potrebbero andare avanti fino a marzo prossimo e i banchieri centrali non possono sapere già di preciso quando si fermeranno, avendo bisogno di altri dati successivi per valutare.

Quando nelle politiche macroeconomiche si entra in un periodo di tassi alti è sempre prevedibile che ci sia emulazione tra gli attori in campo. Questo perché delle politiche monetarie restrittive, al netto degli effetti potenzialmente negativi sull’attività economica, portano anche a far riguadagnare valore a una valuta, aumentando i rendimenti dei titoli espressi in quella valuta e dunque attirando capitali. Ecco perché anche l’Europa è impegnata in un programma di rialzo dei tassi, che non sono ai livelli americani ma che potrebbero subire interventi per più tempo. All’indomani della riunione della Fed, infatti, alle 14:45, è fissata la conferenza stampa della Bce e da Christine Lagarde non ci si aspetta una tregua.