Economia

È morto l’economista Jean-Paul Fitoussi, il professore Keynesiano

15
Aprile 2022
Di Valentina Ricci

Si è spento all’età di 79 anni l’economista francese Jean-Paul Fitoussi. Nato a La Goulette, in Tunisia, Fitoussi era docente all’università Sciences Po di Parigi e alla Luiss di Roma. L’economista avrebbe compiuto 80 anni il 19 agosto. Keynesiano, attento osservatore dell’attualità economica, politica e sociale, fondatore e a lungo direttore dell’Osservatorio francese delle congiunture economiche, aveva diretto con i Nobel Joseph Stiglitz e Amartya Sen la Commissione per le performance economiche e il progresso sociale, che nel settembre 2009 aveva proposto nuovi indicatori più adatti del Pil per determinare il livello di benessere delle popolazioni. Fitoussi conosceva e amava l’Italia, del periodo trascorso a Firenze, all’Istituto di Studi Europei di Fiesole, diceva che era stato «uno dei più belli della sua vita».
I suoi lavori principali sono centrati sulle teorie dell’inflazione, la disoccupazione, le economie aperte e il ruolo delle politiche macroeconomiche, mentre quelli più recenti riguardano i rapporti tra democrazia e sviluppo economico.Oltre agli incarichi prettamente accademici, Fitoussi ha ricoperto, dal 1989, il ruolo di presidente dell’Osservatorio francese sulle congiunture economiche (Ofce), di membro del consiglio scientifico dell’Istituto François Mitterrand e ha fatto parte del Consiglio di analisi economica del Primo ministro francese. Dal 1990 al 1993, è stato poi presidente del Consiglio Economico della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo e dal 2000 al 2009 ha svolto l’incarico di Esperto presso il Parlamento Europeo, Commissione degli Affari Economici e Monetari. Anche in Italia non si è limitato alla sola attività d’ateneo: è stato infatti nel consiglio di amministrazione di Telecom Italia dal e nel consiglio di sorveglianza di Banca Intesa Sanpaolo.

«Ho appreso con grande tristezza della scomparsa di Jean-Paul Fitoussi, economista, divulgatore e grande amico dell’Italia», ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi. «Le sue analisi macroeconomiche – brillanti, anticonformiste, mai banali – hanno accompagnato mezzo secolo di storia europea e contribuito a migliorare le politiche pubbliche dell’Unione Europea e dei suoi Stati membri».

Anche il leader del Movimento 5Stelle Giuseppe Conte ha commentato la notizia, spiegando che «mercoledì siamo stati insieme per due ore a discutere nella sede del Movimento dell’attuale situazione economica, degli scenari geopolitici internazionali, delle molteplici diseguaglianze che si stanno moltiplicando e che rischiano di rompere la coesione delle nostre società. Uno studioso acutissimo, un conversatore affabile, un divulgatore impegnato da una vita intera in direzione della inclusione e della giustizia sociale. Avrebbe inaugurato lui il ciclo di lezioni magistrali che segnerà l’inizio delle attività della Scuola di Formazione del Movimento 5 Stelle».

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