Economia

Dl Omnibus: emendamenti in commissione Senato entro il 13/09

05
Settembre 2024
Di Ilaria Donatio


È fissato per venerdì 13 settembre alle 12 il termine per presentare alle commissioni riunite Bilancio e Finanze del Senato gli emendamenti al decreto Omnibus. Lo ha deciso l’ufficio di presidenza al termine della seduta delle commissioni che ha incardinato il provvedimento. Visti i tempi stretti per la conversione del decreto, che scade l’8 ottobre, è stato deciso che non saranno fatte audizioni ma si chiederanno ai soggetti interessati delle memorie scritte. 

Flat tax raddoppiata per i paperoni che arrivano in Italia, Iva al 5% sulla vendita di cavalli vivi, nuovo regime fiscale per i frontalieri e nuove disposizioni per la riscossione degli enti locali. Sono questi i primi temi trattati nella prima riunione delle commissioni riunite bilancio e finanze del Senato di ieri.
Il documento (dl n. 113/2024) – andato in Gazzetta Ufficiale all’inizio di agosto – è stato dunque incardinato proprio ieri pomeriggio.

Termine per la presentazione di emendamenti
L’obiettivo è quello di portare il decreto Omnibus in Aula entro l’ultima settimana di settembre per consentire il passaggio alla Camera per l’ok definitivo entro l’8 ottobre, data di scadenza del provvedimento.
L’iter deciso dall’ufficio di presidenza prevede che il termine per la presentazione di emendamenti sia stato fissato per venerdì 13 settembre alle ore 12.

Nessuna audizione in presenza
Per quanto riguarda le audizioni, i tempi stretti hanno guidato la decisione portando le commissioni a stabilire che non ci saranno interventi in presenza, ma si procederà solo con il deposito delle memorie nel corso della prossima settimana. Sul testo dovranno dare i propri pareri le commissioni 1ª, 2ª, 3ª, 4ª, 7ª, 8ª, 9ª, 10ª, la commissione parlamentare per le questioni regionali e il comitato per la legislazione.

I contenuti del Dl Omnibus
Tra i temi su cui discutere spicca la stretta del governo sui Paperoni stranieri che si trasferiscono in Italia a partire dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta. Il governo infatti raddoppia l’imposta sostitutiva da 100.000 euro a 200.000 euro ai fini Irpef dovuta sui redditi prodotti all’estero. Inoltre, riaprono i termini per la rivalutazione dei beni e terreni fino al 31 dicembre 2025 e si aggiusta il calendario per la rottamazione del magazzino al 30 settembre. Inoltre il dl contiene norme in tema di sport e di istruzione, ma anche diverse misure riguardanti cultura e turismo.