Economia

A Confartigianato piacciono le parole della Meloni sul made in Italy. Il ritardo è perdonato

22
Novembre 2022
Di Giampiero Cinelli

L’Assemblea 2022 di Confartigianato cade in un periodo delicato ma anche nuovo. Il cambio di governo ha portato a Palazzo Chigi Giorgia Meloni e la categoria stava aspettando con interesse di ascoltarla in “casa propria”. Anche se hanno dovuto aspettare un po’ oggi, perché la premier si era attardata in una conferenza stampa infuocata nella sala polifunzionale di Palazzo Chigi, dove i giornalisti l’hanno “sequestrata” per fare più domande rispetto a quelle previste da protocollo. Del resto, era la presentazione della legge di bilancio…

Ad ogni modo il ritardo è stato perdonato. Il premier ha parlato nel primo pomeriggio, affermando che questa legge di bilancio ha dovuto razionare attentamente le risorse ma è pensata anche nell’ottica di chi produce. «Tra i nostri asset strategici fondamentali c’è il made in Italy ed è sempre stato così nella nostra visione – ha esordito –. Per me, da presidente del Consiglio, prendere 30 miliardi e metterli sulle bollette quando so che in gran parte stanno andando alla speculazione, è una cosa che fa male».

La politica fiscale

L’orizzonte della legislatura è arrivare a un taglio del 5% almeno del cuneo fiscale per i redditi più bassi, «due terzi al lavoratore, un terzo all’azienda. Anche l’azienda deve avere un beneficio dal taglio». E poi Meloni ha parlato dell’aumento dei crediti d’imposta, sempre per reagire prontamente allo shock energetico, che vengono previsti anche in questa finanziaria, fino al 45% per le imprese energivore e al 35% per le imprese non energivore.

Confartigianato Meloni

Difesa del marchio

«Il marchio Italia è il terzo per riconoscibilità nel mondo», ha sottolineato la leader di Fratelli D’Italia, annunciando l’idea di avviare un registro delle indicazioni geografiche dei prodotti artigianali, come è stato fatto per quelli alimentari e ha concluso: «Il marchio va difeso e per farlo deve essere riconoscibile».

Il congedo parentale

Si allunga poi il congedo parentale di un mese (facoltativo) retribuito all’80% e utilizzabile fino al sesto anno di vita. «Ho sempre pensato che molte madri non se lo potessero permettere con il 30% della retribuzione».

Il Presidente Marco Granelli

«Siamo qui per offrire la nostra forza di costruttori di futuro, confidando in un nuovo patto di fiducia tra Stato e imprese, per lo sviluppo economico e sociale del Paese». Chiaro il messaggio del Presidente di Confartigianato Marco Granelli, invocando una riforma fiscale visto il peso del cuneo fiscale e contributivo che pesa il 46,5%, di 11,9 punti superiore alla media dei Paesi avanzati. Quest’anno il caro-energia porterà via alle piccole imprese 23,9 miliardi in più rispetto al 2021. Altro macigno il caro bollette. I rincari pesano con 18 miliardi di maggiori costi per l’elettricità e con 5,9 miliardi per il gas. Del Premier, il Presidente ha condiviso il progressivo superamento del reddito di cittadinanza e l’importanza di favorire condizioni di occupabilità. Anche attraverso gli investimenti in formazione.