Cultura

L’essenza inesauribile del Meeting di Rimini

27
Agosto 2023
Di Pietro Cristoferi

Raccontare il Meeting di Rimini alla sua conclusione non è compito semplice, racchiudere in (poche) parole la scoperta che ogni volta è la kermesse legata al mondo di Comunione e Liberazione potrebbe risultare riduttivo. Ci proviamo lo stesso, raccontando qualche fatto particolare che rappresenta quell’amicizia inesauribile che per il Meeting di Rimini plasma l’esistenza umana. Amicizia e quindi pace: al Meeting si racconta, si parla e si dialoga anche e proprio di questo. L’intervento del Cardinale Mons. Matteo Zuppi, Presidente della CEI e inviato speciale del Papa, mira proprio a raccontare questo impegno a partire dall’enciclica “Fratelli tutti”, caposaldo del magistero petrino di Papa Francesco. Lo stesso Pontefice nel suo messaggio inaugurale agli organizzatori del Meeting ha chiesto a loro e ai volontari di “Essere luogo di amicizia tra le persone e i popoli, aprendo strade di incontro e di dialogo”. I volontari, oltre 3.000, tanti giovani, sono loro il cuore pulsante di questo evento. Tutti legati da un’amicizia inesauribile, alcuni si incontrano ogni anno solo per questo momento di condivisione insieme. Vengono da tutta Italia, anzi da tutto il mondo, ma qui non c’è distanza, si fanno prossimi nell’intensa amicizia di questa settimana. Nel Meeting dell’amicizia nulla è lasciato al caso: le piante, la cura al dettaglio degli spazi, gli eventi alle piscine, persino la presenza sui social network, quest’anno arricchita da delle simpatiche interviste agli ospiti durante il format che il team social media ha chiamato “Golden Hour”. Uno spazio dedicato ai volontari delle diverse aree operative; ma anche al dialogo tra gli ospiti come Paolo Jannacci, figlio di Enzo Jannacci, e Giorgio Vittadini, Presidente della Fondazione per la sussidiarietà, che raccontano del loro rapporto con il cantautore meneghino. E poi Morgan, ospite di eccezione di una delle tante serate, e una divertente intervista all’attore Alessandro Preziosi che decanta il menù dei punti ristoro presenti in fiera.

Amicizia ovvero spazio per il dialogo anche su politica e cultura: molti i confronti e i dibattiti sulle riforme istituzionali, sull’autonomia, sulla sanità, sulla scuola, sull’ambiente e su intelligenza artificiale e metaverso. Qualcuno si chiede come sia possibile che tra i padiglioni della fiera di Rimini la realtà di molte cose sia semplice e immediata e invece poi nel quotidiano domini la confusione e il caos su tanti di questi temi. Ma nello spirito del Meeting tutto è possibile. Altri che arrivano per la prima volta si chiedono come mai la gente possa essere così interessata a tutto questo. Sì, perché il palinsesto è completo, non mancano i temi di attualità e gli ospiti sono di primo rilievo: oltre 400 relatori e sulla presenza istituzionale – praticamente tutti tranne la Presidente del Consiglio – è passato dal Meeting l’intero Governo e molti esponenti parlamentari di maggioranza e opposizione. Nessuno si sottrae agli incalzanti interrogativi portati avanti dagli organizzatori nei panel delle molte sale allestite. Anche Alfredo Mantovano, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e uomo chiave nelle dinamiche del Governo lancia alcune promesse: oltre all’annunciata riforma dei servizi, affronta il Piano Mattei come possibile soluzione al tema della crisi migratoria e la sfida degli incentivi alla natalità nella prossima legge di bilancio. Strade, incontri, esperienze che hanno portato al Meeting, per la seconda volta in presenza, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Il Presidente ritorna sul tema dei migranti: “nello studio dell’appartamento in cui vivo ho appeso un disegno che raffigura un ragazzino annegato nel mediterraneo, nella fodera della giacca aveva cucita la pagella. Questo disegno mi rammenta che dietro numeri e percentuali delle migrazioni ci sono innumerevoli persone, ci sono sogni, il loro futuro. Il loro futuro tante volte cancellato”. E conclude con un invito agli organizzatori, ai volontari e a quel popolo che ha gremito l’Auditorium della fiera: “fate che l’amicizia corra attraverso le vostre gambe e si diffonda attraverso le vostre voci”. Che al meeting scorra il seme dell’amicizia inesauribile lo si percepisce dai racconti e dalle storie che circolano per tutta la settimana, come quella di Suor Marta Fagnani, che ha dato vita ad un monastero trappista ad Azer, in Siria e a cui il Meeting ha dedicato una mostra. Una presenza viva, riconosciuta da tutti cristiani e musulmani in un territorio martoriato dalla guerra. Colpisce l’entusiasmo di Suor Marta e delle sue consorelle, che hanno addirittura creato una comunità energetica, grazie alla donazione di alcuni pannelli fotovoltaici da parte dell’Associazione Banco Building, in quell’angolo di paradiso che è il loro monastero, riferimento per tutte le comunità locali vicine.Ma è anche la storia di Agnese Moro, che racconta nell’incontro “Aldo Moro, i giovani e noi: un’amicizia viva”, di come abbia sentito proprio qui al Meeting il ricordo di suo padre non come un santino ma come una presenza viva. Suoi i ricordi dolci di un uomo libero, e sulla famosa foto in giacca e cravatta in spiaggia, racconta: “Guardate questa foto, sembrerebbe da sfigato… una volta gli ho chiesto perché lo faceva e lui mi ha detto «se rappresenti gli italiani, questi devono essere rappresentati nella massima dignità possibile»”.

Tutto qui nasce su un’amicizia, su un rapporto, su un dialogo. A guardarla bene la gente del Meeting è parte di un popolo che fa di quell’entusiasmo vivace la propria essenza inesauribile. L’appuntamento con il Meeting di Rimini è per il prossimo anno dal 20 al 25 agosto 2024 con un titolo, tratto dal romanzo “Il passeggero” del romanziere statunitense Cormac McCarthy, recentemente scomparso, “Se non siamo alla ricerca dell’essenziale, allora cosa cerchiamo?”

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