Ambiente
Nasce Nextcleo: il nucleare avanzato parla italiano (e francese)
Di Ilaria Donatio
Una joint venture per accendere il futuro del nucleare europeo. Si chiama Nextcleo e nasce dall’intesa tra Nextchem – società italiana del gruppo Maire specializzata in transizione energetica – e Newcleo, startup francese focalizzata sui reattori di nuova generazione. L’obiettivo? Industrializzare la produzione di componenti per gli impianti nucleari avanzati di piccola taglia, gli AMR (Advanced Modular Reactors), considerati sempre più centrali nelle strategie di decarbonizzazione.
La struttura della partnership è chiara: Maire, tramite Nextchem, controllerà il 60% della nuova società, mentre Newcleo deterrà il restante 40%. L’accordo prevede anche un investimento incrociato: Maire entrerà nel capitale di Newcleo con una quota iniziale dell’1,25%, che potrà crescere fino al 5% al raggiungimento di specifici obiettivi. L’operazione dovrebbe concludersi nel secondo semestre del 2025, previa approvazione delle autorità competenti – inclusa la procedura Golden Power italiana.
Ma cosa farà concretamente Nextcleo? La nuova realtà si occuperà della progettazione, fornitura e costruzione delle cosiddette “Conventional Island” e “Balance of Plant” per i reattori AMR LFR-AS-200 sviluppati da Newcleo, che utilizza piombo come refrigerante. Si tratta di sistemi altamente innovativi, in grado di funzionare in sicurezza e di riciclare combustibile nucleare esausto, contribuendo a ridurre le scorie e migliorare la sostenibilità complessiva.
Newcleo continuerà invece a occuparsi della “Nuclear Island”, ovvero della parte strettamente legata al nocciolo del reattore e alla tecnologia proprietaria. Nextchem metterà in campo le sue competenze ingegneristiche, la capacità di project management e un know-how consolidato nella realizzazione di grandi impianti industriali. L’ambizione dichiarata è creare un modello replicabile anche in altri settori, a partire dalla chimica sostenibile.
Le tempistiche sono già definite: nel 2026 è prevista in Italia la realizzazione di un primo prototipo AMR, mentre la decisione finale per il primo impianto commerciale è attesa nel 2029. Il traguardo più ambizioso, però, è fissato al 2031, con l’entrata in funzione del primo reattore di questo tipo in Francia.
Secondo Alessandro Bernini, CEO di Maire, “questa partnership rappresenta un passo concreto verso la creazione di un’industria nucleare europea più solida, capace di sostenere la transizione energetica con soluzioni innovative e a zero emissioni”. Stefano Buono, CEO di Newcleo, sottolinea invece come l’unione con Nextchem consenta di accelerare il percorso verso la costruzione e l’industrializzazione del primo reattore raffreddato a piombo, combinando la forza di una startup tecnologica con l’esperienza industriale di un grande gruppo.
La nascita di Nextcleo si inserisce in un contesto internazionale dove il nucleare di nuova generazione – modulare, sicuro e scalabile – viene sempre più percepito come parte della soluzione alla crisi climatica. E l’Italia, con questa alleanza, torna a giocare un ruolo attivo su un fronte energetico da troppo tempo messo in pausa.
