Ambiente

Corepla, il bilancio di sostenibilità dell’azienda a 25 anni di attività

24
Ottobre 2023
Di Redazione

Negli ultimi 25 anni in Italia il materiale riciclato è passato da 228 mila tonnellate a oltre 1 milione di tonnellate. Questo risultato – il primo di molti altri – è stato presentato insieme al bilancio di sostenibilità 2022 di Corepla, il Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Plastica. Una realtà il cui lavoro è frutto di una rete capillare che vanta attualmente 31 impianti di selezione e 92 impianti di riciclo. E che solo quest’anno ha permesso solo di risparmiare oltre 535 mila tonnellate di materia vergine, che equivalgono a circa 11 miliardi di flaconi di detersivo. Evitando in questo modo di sprigionare in atmosfera emissioni per 835 mila tonnellate di CO2, risparmiando il corrispettivo delle emissioni di più di mille voli Roma-Tokyo.

Un momento di confronto a 25 anni attività sul sistema virtuoso del consorzio, che al momento è uno degli attori che maggiormente contribuisce alla formazione e sensibilizzazione verso una cultura circolare. Attualmente all’apice di una grande filiera di imprese consorziate e di un sistema che svolge un ruolo economico e sociale prezioso per il nostro Paese in un’ottica di responsabilità condivisa tra le aziende, le amministrazioni e i cittadini. Dopo poco più di due decenni infatti il numero di imprese consorziate della filiera del packaging in plastica – produttori di materia prima, produttori di imballaggi in plastica, utilizzatori che autoproducono i propri imballaggi e riciclatori – è cresciuto da 1.216 a circa 2.500. Il settore impiega 50.000 risorse per 4.000 imprese, con un moltiplicatore sul Pil di 3,2 (tradotto: 100 euro investiti ne generano 220). Di questo settore, il comparto degli imballaggi ne rappresenta il 40%.

Sono numeri importanti soprattutto per l’Italia, e in questo senso preoccupa non poco l’intero comparto la proposta di regolamento europeo Ppwr (Proposal Packaging and Packaging Waste) su Imballaggi e Rifiuti di imballaggio. Secondo l’azienda infatti c’è il rischio che la proposta possa innescare un effetto domino sull’intera filiera, ovvero oltre 50 mila persone impiegate nelle 4 mila imprese, il 40% delle quali del comparto imballaggi, con gravi ripercussioni economiche e sociali e importanti conseguenze sulla sicurezza e lo spreco alimentare, oltre alla perdita di posti di lavoro.

In questo senso il rapporto di sostenibilità 2022 è quanto mai necessario, per evidenziare i risultati di un comparto che non solo porta lavoro, ma è impegnato concretamente a favorire uno sviluppo sostenibile. “È giunto il momento di dare ulteriore impulso all’innovazione, di contrastare i falsi pregiudizi e le false narrazioni che ancora gravano sulla plastica e le sue applicazioni. Il traguardo verso cui correre, che concilia crescita economica e sostenibilità ambientale, non è la demonizzazione del materiali, bensì la valorizzazione del suo grande potenziale” ha detto il presidente di Corepla Giovanni Cassuti.

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