Economia

Unionsoa a Di Maio: revisione codice semplifichi vita ad imprese e PA

27
Settembre 2018
Di Redazione

Un vero e proprio appello al Vice Premier e Ministro dello Sviluppo Economico, del Lavoro e delle Politiche Sociali, Luigi Di Maio, sulla possibile revisione del Codice Appalti. E’ quanto è stato lanciato da Tiziana Carpinello, Presidente di Unionsoa, l’Associazione Nazionale Società Organismi di Attestazione, la più importante realtà associativa del settore SOA, che ha accolto con favore le dichiarazioni del Ministro a patto che la revisione del Codice “sia finalizzata a snellire le procedure, rilanciare gli investimenti e, soprattutto, semplificare la vita alle imprese e alla pubblica amministrazione”.

“Il primo aspetto sul quale è indispensabile concentrare l’attenzione – ha spiegato Carpinello – è l’eliminazione delle autodichiarazioni che le imprese, ai sensi dell’Art. 80 del Codice, devono presentare alle SOA al fine di evitare aperture di procedimenti e contenziosi che rappresentano, in ogni caso, un costo ingente sia per le stesse imprese che per la pubblica amministrazione. Per farlo – sottolinea Carpinello – basterebbe applicare lo schema seguente: le SOA controllano i requisiti previsti dall’Art. 80 e, in caso di situazione ostativa, non procedono all’attestazione e l’impresa, di conseguenza, si attiverebbe per la risoluzione della problematica evitando un processo lungo e costoso. In questa prospettiva il mercato sarebbe perfettamente tutelato proprio grazie al diniego dell’attestazione necessaria per la partecipazione agli appalti pubblici. Tutto questo, naturalmente, è fattibile solo garantendo alle SOA la possibilità di accesso alle banche dati pubbliche, uno dei punti fondamentali per la semplificazione del settore oltre alla chiara individuazione di ruolo e responsabilità dei soggetti attivi nel sistema degli appalti, l’aggiornamento e la definizione di criteri di selezione sempre più aderenti alla realtà di impresa per garantire ai cittadini l’affidamento delle opere a soggetti effettivamente qualificati e, infine, la costituzione del fascicolo virtuale a disposizione di ANAC e della Stazioni Appaltanti”.

 

Fabrizio Francioni