Fill the gap
Mamma vado via di casa, nel sud Europa succede tardi
Di Giuliana Mastri
Nel 2024 l’età media in cui i giovani europei hanno lasciato la casa dei genitori si è attestata a 26,2 anni. L’Italia si discosta in modo netto da questa soglia, con un dato che tocca i 30,1 anni, uno dei più alti dell’Unione, in linea con Croazia, Slovacchia, Grecia e Spagna. All’opposto, i paesi nordici registrano un’uscita di casa molto più precoce: in Finlandia a 21,4 anni, in Danimarca a 21,7 e in Svezia a 21,9. Anche il genere gioca un ruolo rilevante: mediamente, le ragazze europee lasciano la famiglia a 25,3 anni, mentre i ragazzi aspettano fino ai 27; in Italia, le prime si staccano a 29,2 anni, i secondi quasi a 31.
Queste differenze restituiscono l’immagine di due modelli opposti. Nei paesi mediterranei e dell’Est Europa il passaggio all’autonomia è spesso ostacolato da salari bassi e contratti precari, che non permettono ai giovani di sostenere i costi di un’abitazione propria. Tuttavia il confronto con il Nord mostra che la sola dimensione economica non basta a spiegare il ritardo italiano: nonostante lì il peso dell’affitto sui redditi sia anche maggiore, i ragazzi lasciano casa prima. Pesano dunque fattori culturali, aspettative sociali e politiche pubbliche, che determinano tempi e modalità del passaggio alla vita indipendente.
A completare il quadro sociale ed economico europeo interviene il tema della casa di proprietà, principale componente della ricchezza familiare. I dati Eurostat del 2024 confermano forti differenze tra i paesi: in Romania il 94,3 per cento della popolazione vive in un’abitazione di proprietà, in Slovacchia il 93,1 e in Ungheria il 91,6. Ben diversa la situazione della Germania, dove i proprietari sono solo il 47,2 per cento, e quella di Danimarca e Francia, rispettivamente al 60,9 e al 61,2. L’Italia si colloca in una posizione intermedia, con il 75,9 per cento della popolazione che risiede in una casa di proprietà, un valore che conferma il peso centrale dell’immobile nella ricchezza delle famiglie.
Il tema della distribuzione delle risorse tra generazioni trova riscontro anche nelle imposte di successione e donazione, che servono non solo a garantire entrate fiscali, ma anche a contenere la concentrazione di ricchezza. In questi sistemi la soglia di esenzione, cioè l’importo che può essere trasferito senza imposizione, è un punto chiave. Secondo l’Ocse, l’Italia si distingue per avere una delle franchigie più alte al mondo, pari a oltre un milione di dollari per figlio (circa 1,143 milioni), seconda soltanto agli Stati Uniti. Soglie sensibilmente inferiori si riscontrano nel Regno Unito con circa 641 mila dollari e in Germania con 457 mila, mentre Francia, Spagna e Belgio si fermano rispettivamente a 114 mila, 18 mila e 17 mila. Questo quadro evidenzia come il sistema italiano protegga in modo particolare i trasferimenti patrimoniali tra genitori e figli, rendendo molto rari i casi in cui si applica l’imposta.
Un altro indicatore della vitalità di un paese riguarda la sua capacità di attrarre studenti universitari dall’estero. In Europa la situazione è molto eterogenea: in Lussemburgo oltre la metà degli iscritti, il 52,3 per cento, proviene da altri stati; Malta segue con il 29,6 per cento, Cipro con il 22,3 e l’Austria con il 20. La media europea è dell’8,4 per cento, ma l’Italia non supera il 4,8, in linea con Spagna (4,3) e Croazia (3,7). In pratica, nelle università italiane meno di cinque studenti su cento arrivano dall’estero, contro il 10–15 per cento tipico di molti paesi dell’Europa centrale e oltre il 20 per cento nei contesti più attrattivi. Le cause di questa debolezza sono molteplici: la limitata promozione internazionale degli atenei, l’offerta ancora scarsa di corsi in lingua inglese, una burocrazia complessa e la ridotta disponibilità di borse di studio competitive. Eppure una maggiore presenza di studenti stranieri potrebbe non solo rafforzare la sostenibilità economica delle università, ma anche arricchire l’ambiente accademico e stimolare scambi culturali e scientifici.






