Politica

Forum Acadi 2025 a Roma: salute, legalità e nuove regole per il gioco pubblico

18
Settembre 2025
Di Ilaria Donatio

Nella sede romana di Confcommercio si è svolto il Forum Acadi 2025, diventato ormai un appuntamento stabile di confronto pubblico promosso dall’Associazione Concessionari di Giochi Pubblici – aderente a Confcommercio – guidata dal presidente Geronimo Cardia. L’incontro è stato dedicato a tre temi cardine del settore del gioco legale: tutela della salute, sostenibilità e trasparenza. Come da consuetudine, l’evento ha coinciso con la presentazione del Bilancio di Sostenibilità, che non si limita a descrivere l’andamento di singole imprese, ma racconta l’evoluzione dell’intero settore, valutandone gli impatti economici, sociali e normativi.

Nella sua lettera introduttiva, Cardia ha ricordato che questo Bilancio rappresenta “la prosecuzione di un percorso avviato anni fa, destinato a proseguire con criteri sempre più rigorosi e verificabili”, con l’obiettivo di offrire “uno strumento di trasparenza e comunicazione, per condividere un quadro aggiornato delle attività del settore in termini di sostenibilità economica, sociale, ambientale e di governance”. Il documento, arricchito da indicatori internazionali GRI e da confronti pluriennali, mette in luce con crescente oggettività i valori generati in termini di salute, risparmio e fiducia dei cittadini, ordine pubblico, fiscalità e lavoro.

“È un documento unico nel suo genere – ha ribadito Cardia – perché fotografa l’intero Comparto, che distribuisce prodotti di Stato con ricadute decisive sulla salute degli utenti, sulla legalità, sulle entrate fiscali e sull’occupazione. È uno strumento di memoria, responsabilità e prospettiva che consente di misurare come il quadro normativo incida sugli interessi costituzionali in gioco, a partire dalla tutela della salute, cui quest’anno abbiamo dedicato il Forum. I numeri parlano chiaro: occorrono misure ponte”.

Ad aprire i lavori è stato il vicepresidente vicario di Confcommercio, Lino Enrico Stoppani, che ha ribadito l’impegno della Confederazione e di FIPE nel promuovere “un gioco pubblico sicuro, tracciabile, responsabile e sostenibile”. “Questo appuntamento – ha dichiarato – ci consente di fare sintesi e avanzare proposte per il futuro del comparto in concessione. Nel messaggio per gli 80 anni di Confcommercio, il Presidente Mattarella ci ha definiti ‘protagonisti del divenire del Paese’: un richiamo forte al nostro ruolo sociale e sindacale. Legalità, trasparenza e sostenibilità devono rimanere i pilastri del settore. Difendiamo la libertà del consumatore, ma sempre all’interno di un’offerta regolare e lecita”. E ha aggiunto: “Serve un sistema normativo e organizzativo che garantisca un gioco sicuro, tracciabile e sostenibile”.

Dopo i saluti istituzionali delle Forze dell’Ordine – il Colonnello Adolfo Angelosanto dei Carabinieri, il dottor Marco Garofalo della Polizia di Stato e il Generale Michele Esposito della Guardia di Finanza – che hanno confermato l’attenzione delle istituzioni verso il contrasto all’illegalità e la difesa della sicurezza, la Sottosegretaria all’Economia Sandra Savino ha posto l’accento sulla necessità di una riforma organica del settore.

“Bisogna mettere ordine in un comparto che ha conosciuto fasi alterne e frammentazione normativa – ha spiegato -. L’obiettivo del Governo è costruire un percorso stabile e trasparente, capace di rafforzare la legalità”. La sfida, ha sottolineato, è duplice: da un lato consolidare la lotta alle infiltrazioni criminali, dall’altro sostenere la sostenibilità delle imprese regolari, che rappresentano un tassello importante dell’indotto nazionale per occupazione e gettito fiscale. “L’impegno del Governo – ha concluso – è conciliare la tutela della salute pubblica con la costruzione di un comparto ordinato, competitivo e trasparente. Servono regole chiare e stabili per proteggere cittadini, lavoratori e imprese”.

Il contributo proposto da Mario Lollobrigida, direttore dell’area giochi dell’Agenzia delle dogane e monopoli, nel fare il punto sulla riforma ha riguardato i tempi per il riordino del gioco fisico che, secondo Lollobrigida, “si stanno allungando”. “Sappiamo”, ha detto, “che il Governo ha tenuto una proroga fino all’agosto del prossimo anno anche se noi speravamo di chiudere il discoro nel 2025. Come Agenzia abbiamo infatti chiuso la stesura del decreto e ora si tratta di sciogliere alcuni aspetti tecnici, tra cui soprattutto il rapporto tra Governo ed enti locali, soggetto che fa resistenza all’adozione del nuovo decreto di riordino”.

È stato il confronto tra i rappresentanti del sistema confederale a prendere la sessione centrale del Forum: Emilio Zamparelli (STS–FIT), Patrizio Perla (SAPAR) ed Emmanuele Cangianelli (EGP). Cangianelli ha sottolineato la necessità di riequilibrare il payout degli apparecchi a piccola vincita e di rimodulare moderatamente il prelievo fiscale, “perché è interesse della legalità e del gettito operare già dal 2026 secondo il principio fondante di Confcommercio: stesso mercato, stesse regole”. Zamparelli ha messo in luce le contraddizioni delle norme attuali: “Si vietano gli spot dei concessionari legali mentre sui social proliferano comunicazioni opache che promuovono giochi ben più rischiosi. È tempo di ripensare il divieto assoluto di pubblicità distinguendo tra giochi realmente problematici e quelli a basso rischio”. Il vicepresidente di Sapar, Perla, ha respinto l’idea che la crescita del gioco online sia un effetto esclusivo della pandemia, richiamando l’attenzione sul calo dei margini (-37%) per le imprese di gestione e sul contributo ridotto del gioco a distanza al gettito erariale (7,09% contro il 36% delle AWP nel 2024), nonostante il volume di raccolta sia più che doppio rispetto al gioco fisico.

Dal palco, Giovanni Kessler dell’Advisory Board di Acadi ha rimarcato il ruolo delle nuove tecnologie, “che possono garantire un gioco sano e sicuro, molto più di limitazioni fisiche e orarie alle sale, misure rivelatesi ipocrite e inefficaci”. E Andrea Manciulli, membro dell’Advisory Board, ha portato il punto di vista della sicurezza: “La rete è uno spazio senza confini e senza regole, ed è lì che cresce il rischio di ludopatia giovanile e di illegalità. Puntare solo sull’online aumenta i pericoli”.

L’analisi di Emanuele Di Faustino di Nomisma ha confermato questa tendenza: “Dal 2019 al 2024 è cresciuta la spesa sul canale online a scapito della rete fisica. Eppure esercenti e gestori hanno una maggiore capacità di controllo diretto sui comportamenti dei giocatori. Il gioco fisico genera occupazione, sostiene le entrate pubbliche e presidia la legalità”.

Una tavola rotonda che ha raccolto il punto di vista della politica sul gioco pubblico ha chiuso la mezza giornata dei lavori. Nel proprio intervento, il senatore Dario Damiani (FI) ha ribadito il sostegno al comparto del gioco legale, sottolineandone il ruolo di settore produttivo che genera occupazione e risorse per lo Stato: “Abbiamo tutto l’interesse, come politica e come Parlamento, a garantire regole certe e sicure, così da sostenere gli investimenti e al tempo stesso tutelare la salute del giocatore”, ha dichiarato. Un intervento improntato alla responsabilità e alla chiarezza è stato quello dell’onorevole Alessandro Colucci, deputato di Noi Moderati, che ha richiamato il Parlamento e le istituzioni a un approccio diverso verso il settore del gioco pubblico: non solo regole, ma anche una vera operazione culturale.

Riprese e montaggio a cura di Simone Zivillica