Fill the gap
Mobilità, sicurezza, accoglienza: Roma alla prova del Giubileo dei Giovani
Di Elisa Tortorolo
Roma è pronta a trasformarsi nella capitale mondiale dei ragazzi: lunedì prossimo, e fino al 3 agosto, si tiene il Giubileo dei Giovani, uno degli appuntamenti chiave dell’Anno Santo. In arrivo oltre 500 mila partecipanti da 146 Paesi, inclusi Ucraina, Russia, Gaza, Siria e Iran. Eppure, solo nelle 48 ore finali – la Veglia del 2 e la Messa con Papa Leone del 3 – è previsto oltre un milione e mezzo di presenze: un afflusso comparabile, per ordine di grandezza e carico organizzativo, alle più grandi manifestazioni mondiali su scala cittadina.
Il fulcro dell’evento sarà Tor Vergata, periferia sud-est della Capitale, dove le Vele di Calatrava – simbolo per anni di incompiutezza – sono state ripensate come cuore del villaggio giubilare. L’area copre oltre 520.000 metri quadrati e ospita una cavea con 15 mila persone in piedi e 8 mila a sedere, attrezzata con 2.760 bagni chimici, 2.660 punti acqua, 70 nebulizzatori, 10 postazioni mediche, 43 ambulanze e un elicottero sanitario operativo in loco.
Per molti ragazzi, la notte del 2 agosto sarà passata all’aperto, sotto le vele illuminate, tra tende, sacchi a pelo e zaini pieni di bandiere e canti. Un’iniziativa resa anche possibile – a causa del caldo torrido – da oltre cinque milioni di bottiglie d’acqua gratuite e sostenuta dall’impegno di migliaia di volontari.
Il Comune, la Regione, la Protezione civile, la Santa Sede, le diocesi e il governo hanno lavorato a ritmo incessante, con un dispositivo logistico e di sicurezza che non ha precedenti: per questo, nel corso della conferenza stampa di presentazione della settimana, descrivendo la collaborazione tra le istituzioni si è parlato di “metodo Giubileo”. Lo ha sintetizzato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano: “Tutto questo è il frutto del desiderio di fare bene, di fare presto, e di ottimizzare”.
E in effetti, per accogliere tutti, Roma ha mobilitato 270 parrocchie, 400 scuole, 40 palazzetti dello sport e la Fiera di Roma, dove sono disponibili 25 mila posti letto temporanei. Il Giubileo dei Giovani è anche un esperimento di mobilità cittadina: le metropolitane A e C opereranno ininterrottamente per 21 ore al giorno durante il weekend. Il piano di accesso prevede tre cammini pedonali organizzati da 3,5 a 7,5 km, convergenti a Tor Vergata. L’intera operazione sarà monitorata da una control room di 500 metri quadrati, con personale di forze dell’ordine, protezione civile e Croce Rossa. Un’infrastruttura su misura è stata realizzata in tempi rapidi: un nuovo svincolo sull’A1, con sette rampe, due rotatorie e complanari, garantisce l’accesso diretto all’area. Sottoterra, oltre 15 chilometri di nuove condotte idriche alimentano la zona in sicurezza.
Sul fronte economico, le stime del turismo delle Camere di Commercio prevedono per l’intero anno giubilare 35 milioni di arrivi, 105 milioni di presenze e una spesa complessiva di quasi 17 miliardi di euro, di cui circa 4,5 miliardi destinati all’indotto cittadino. La spesa media giornaliera dei pellegrini è stimata in 150 euro al giorno: la fotografia di un’onda lunga economica in grado di generare fatturati rilevanti, pur con flussi turistici orientati verso segmenti più contenuti nei consumi.
Insomma, Roma è pronta, almeno sulla carta: il Giubileo dei Giovani sarà un banco di prova reale per infrastrutture, mobilità e sostenibilità. Quel che è certo, è che i numeri sono già straordinari.






