Politica

Berlusconi lancia generale Gallitelli premier. Critico Salvini

28
Novembre 2017
Di Redazione

Potrebbe essere il generale Antonio Gallitelli, già comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, il candidato premier di Forza Italia. Lo ha ipotizzato Silvio Berlusconi nell'intervista di domenica 26 novembre a "Che Tempo Fa" di Fabio Fazio. "Il generale dei carabinieri Leonardo Gallitelli è una persona molto capace, estraneo alla politica, con cui non sono ancora entrato in argomento, ma che potrebbe far bene", ha sottolineato il Cavaliere. Il presidente del consiglio dovrà "essere una persona molto capace, qualcuno che abbia fatto cose di successo". L'alto ufficiale, peraltro, gode della stima bipartisan, come dimostrato dalle dichiarazioni in occasione della nomina a comandante generale. Allora, infatti, i responsabili della Difesa e Sicurezza del PD, Roberta Pinotti e Marco Minniti, espressero grande apprezzamento e definirono la scelta di Gallitelli "eccellente" per competenza ed esperienza".

Berlusconi ha anche escluso Antonio Tajani dai nomi dei possibili candidati premier. Rispondendo a una domanda di Fazio, ha spiegato che "No, lui sta facendo benissimo al Parlamento europeo". Comunque, ha anche lasciato intendere che non ascerà così facilmente. Tanto che ha ricordato di essere "innanzitutto il presente, un presente molto operoso e determinato. poi un passato in cui ho realizzato molte cose difficili ma tutti quei traguardi io li ho raggiunti". A proposito del programma elettorale, "è ancora un work in progress ma ha avuto una prima approvazione da Lega e Fdi, un programma realizzato dopo aver incontrato quella categoria di italiani disgustati, che hanno deciso di non andare a votare. Credo che abbiamo la possibilità di chiamare molti degli italiani che oggi pensano di dedicarsi all'astensione, contro il pericoloso gravissimo del M5S". Uno spunto sul programma arriva sul tema dello Ius Soli. Il Cav. conferma il no alla fiducia. "Intanto perché i trafficanti di uomini avrebbero un argomento per dire che in Italia è più facile conquistare la cittadinanza". Poi "alcuni di loro odiano i cristiani, gli ebrei, lo Stato italiano. Non si può dare loro la cittadinanza italiana solo perché hanno frequentato una scuola. Non basta il fatto di aver frequentato una scuola italiana per avere diritto automatico alla cittadinanza". 

Su M5S Berlusconi è entrato nel dettaglio. "Nel 1994 scesi in campo contro il pericolo comunista. Oggi il pericolo dei Cinquestelle è più grande. Sono tutte persone che nella vita non hanno mai fatto niente, non hanno mai lavorato, non hanno mai combinato nulla di buono per sé o per la loro famiglia. Non decidono nulla di proprio, non hanno nessuna competenza o preparazione". Per il Cav. la dimostrazione è "quando sono andati al potere nei comuni, dove hanno dimostrato di non saper governare". Inoltre,  Di Maio "ha un bel faccino, una bella meteorina, come quelle di Emilio Fede…. Grillo, invece, "è un vecchio comico". Infine, Berlusconi parla di ciò che succederà alle elezioni. "Il centrodestra sta al 38% secondo gli ultimi sondaggi, nel 2013 quando ritornai in campo nel giro di 23 giorni di campagna elettorale aggiunsi 10 punti. Ora abbiamo avanti 4 mesi per crescere". Ed esclude l'ipotesi di un'alleanza con la Sinistra in caso di mancata maggioranza: "No, ne siamo distanti, come storia, come programma. È un'ipotesi irrealistica".

Diverse e contrastanti le reazioni degli alleati nel centrodestra alla proposta dell’ex premier di candidare il generale Gallitelli alla presidenza del Consiglio. Critico il leader della lega Matteo Salvini – che in questi mesi ha bocciato in sequenza anche le possibili candidature di Draghi, Marchionne, Zaia – : "Questa non l'avevo mai sentita ad una riunione. È una nuova". Nel Carroccio si smarca invece Maroni: "Gallitelli? Lo conosco bene perché è diventato comandante generale dei carabinieri nel 2009 quando io ero ministro dell'Interno. Lo stimo". Ed ancora: "Berlusconi ha questa capacità straordinaria di tirar fuori dal cilindro ogni tanto queste cose qui, il che vuol dire che è tornato protagonista e ha iniziato la campagna elettorale". "Il nome del generale è stato fatto – osserva Brunetta – come esempio di un civil servant di straordinaria capacità e integrità".