Innovazione

Diritti digitali e sicurezza, l’Ue risponde presente. Parola di Margrethe Vestager

29
Novembre 2022
Di Giampiero Cinelli

«La transizione digitale consiste nel garantire che le tecnologie siano sicure. Che funzionino nel nostro interesse e rispettino i nostri diritti e valori. I principi della Dichiarazione dei diritti e dei principi digitali continueranno a essere sostenuti dalla legislazione dell’Ue». Lo ha detto la vicepresidente della Commissione Ue e Commissario alla Concorrenza Margrethe Vestager, dopo l’accordo raggiunto con il Parlamento e il Consiglio sul testo.

La dichiarazione va nel senso di «una transizione digitale che abbia al centro l’uomo che l’Ue promuove e difende, a livello nazionale e internazionale», ha spiegato la Commissione.

Il testo riguarda i seguenti temi guida: porre le persone al centro della trasformazione digitale; solidarietà e inclusione; libertà di scelta; partecipazione alla vita digitale; sicurezza e protezione; sostenibilità.

«La dichiarazione sui diritti e i principi digitali garantirà che l’Europa sia considerata come un riferimento per la transizione digitale. Stabilisce i valori su cui stiamo già lavorando, come la connettività di alto livello, l’accesso ai servizi pubblici e un mondo digitale sicuro», ha affermato il commissario Ue per il Mercato interno Thierry Breton.

Digitale e geopolitica

Nel documento stilato dal Consiglio e dal Parlamento Europeo si può leggere appunto che «è necessario che l’Unione europea identifichi sistemi di tecnologie critiche e settori strategici al fine di affrontare le debolezze strategiche e le dipendenze ad alto rischio che potrebbero comportare carenze nell’approvvigionamento o rischi di cybersicurezza, e che promuova la transizione digitale. Ciò evidenzia quanto sia importante per gli Stati membri unire le forze e sostenere gli sforzi compiuti dall’industria».

Tra gli obiettivi da raggiungere entro il 2030, individuabili all’interno della Proposta di Decisione che istituisce il programma strategico vi è:

  • Almeno l’80 % della popolazione di età compresa tra i 16 e i 74 anni dotata di competenze digitali di base.
  • Almeno 20 milioni di specialisti impiegati nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC), con una convergenza tra donne e uomini.
  • L’estensione a tutte le famiglie europee della rete Gigabit e la copertura di tutte le zone abitate con il 5G.
  • Almeno 10.000 “nodi periferici” a impatto climatico zero e altamente sicuri installati nell’UE e distribuiti in modo da garantire l’accesso a servizi di dati a bassa latenza (pochi millisecondi) ovunque si trovino le imprese.
  • Trasformazione digitale delle imprese (Cloud Computing, Big Data, intelligenza artificiale)
  • Digitalizzazione dei servizi pubblici