Politica

Il pranzo di Ferragosto della politica italiana

14
Agosto 2022
Di Pietro Cristoferi

Questa campagna elettorale è iniziata proprio nel clima vacanziero degli italiani. Se ultimamente ci siamo abituati a sconvolgimenti estivi della politica italiana, dettati in parte dal fatto che il surriscaldamento globale con i suoi 38° dà alla testa, d’altra parte è altrettanto vero che i sondaggi dicono che gli italiani in questi giorni d’agosto non vogliono essere “disturbati” sotto l’ombrellone. Tuttavia ormai dovremo, a buona ragione, rassegnarci al fatto che non saremo immuni alla propaganda estiva: questa ci raggiungerà con i suoi messaggi proprio mentre siamo sdraiati sul lettino a prendere il sole o mentre gustiamo la nostra “radler” al fresco in alta quota.Proprio per questo abbiamo immaginato un pranzo di Ferragosto con i maggiori esponenti dello scontro elettorale della politica italiana: un confronto di fronte alla grigliata, che sia di pesce o di carne decidete voi, che possa mettere a tema i maggiori punti e spunti di questi ultimi giorni.La prima a suonare il campanello di casa e presentarsi è Giorgia Meloni. Lei è quell’ospite di cui avevi certi ricordi, ma che ora si presenta rassicurante, ha portato il dolce o una fresca macedonia tricolore. Ti dice che puoi contare su di lei per qualsiasi cosa e che a settembre se le darai fiducia farà “le cose che servono alla tua famiglia e alla Nazione”.Subito dopo arriva Enrico Letta, lui è il cugino coscienzioso di cui ti ricordavi per il suo sapiente giudizio, anche se talvolta un po’ noioso. Ti rammenta certe idee di Giorgia e il suo passato legato alla fiamma. Da buon grillo parlante ti chiede di non stare a sentire i richiami di una coalizione di destra che, a suo dire, promette l’impossibile. Il suo programma è fare fronte unito contro la destra, le idee progressiste ci sono ma mancano forse un po’ di colore. Ha portato lo spumante ma ha anche imbucato Luigi di Maio e Nicola Fratoianni.Silvio Berlusconi e Matteo Salvini, nonno e nipote. L’anziano e generoso nonno porta i regali per i figli (1 milione di alberi), racconta di come ha cambiato l’Italia da imprenditore e della magistratura che gli ha sempre messo i bastoni tra le ruote: tutto ha un sentore di anni 90, più precisamente di 1994, ma lui è in forma come all’epoca. Matteo è il nipote di Silvio, un po’ confuso e cosciente che ora rincorre Giorgia, prima della classe ma amica di una vita. Su alcune cose “crede” fermamente: sicurezza, flat tax e autonomia; ripesca dalle idee del 2018 per riaffermare la sua leadership. Si presenta alla porta con una cassa di superalcolici e ricorda la sua specialità degli after party: il Mojito.Gli amici un po’ casinari sono Matteo Renzi e Carlo Calenda. Ti ricordavi che non si sopportavano, troppo simili per andare d’accordo. Si presentano a casa insieme, vogliono mettere la musica e gestire la griglia perché rispetto agli altri hanno la competenza, frutto anche dei numerosi campi scout a cui Matteo ha partecipato. Enrico ha un conto in sospeso con Carlo: per Ferragosto dovevano andare in vacanza insieme ma Carlo non voleva Luigi e Nicola con cui si è scontrato troppe volte.C’è un grande assente: ha dato buca all’ultimo Giuseppe Conte. L’Avvocato è affannosamente impegnato con il suo elettorato, a raccontargli il progetto di quel movimento che scendeva in piazza al grido di “vaffa” e che ora cerca una rinnovata unità tra le molte anime al suo interno. Ancora 40 giorni al 25 settembre, sufficienti nel cammino elettorale a digerire questo pranzo per la politica italiana, ma per il momento buon Ferragosto a tutti!