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Space AgriTech: a Venezia le conquiste nello spazio a supporto dell’agricoltura sulla terra
Di Gianluca Lambiase
Qual è il rapporto tra il mondo agricolo e le conquiste scientifiche nello spazio? In che modo gli strumenti innovativi di monitoraggio ed elaborazione dei dati satellitari stanno aiutando l’agricoltura sostenendo le coltivazioni, prevenendo cambiamenti climatici e variazioni del suolo? Se n’è discusso in occasione di Space AgriTech, una giornata di incontri e tavole rotonde organizzato da Veneto Agricoltura e moderate dal giornalista Roberto Arditti nell’ambito di Space Meetings: un’importante occasione di confronto per fare il punto sullo stato dell’arte, rinsaldare un ponte tra la sfera pubblica, il mondo della ricerca e il primo settore ma anche per condividere insieme i prossimi obiettivi.
“Dobbiamo continuare a sostenere politiche che incentivino l’adozione di tecnologie di osservazione della Terra, che favoriscano il dialogo tra settori e che stimolino la creazione di hub di innovazione perché oggi l’incontro tra Space Economy e agricoltura è un’opportunità concreta per affrontare sfide come il cambiamento climatico e la scarsità di risorse” ha dichiarato in apertura alla giornata l’Assessore al Turismo, Agricoltura e Fondi UE della Regione del Veneto Federico Caner. “Le tecnologie satellitari permettono oggi di monitorare i campi, ottimizzare l’irrigazione, prevenire malattie e rendere l’agricoltura più sostenibile e competitiva. Momenti di confronto come quello organizzato da Veneto Agricoltura dimostrano non solo che è necessaria, ma anche che è possibile una governance capace di coinvolgere università, imprese, agenzie spaziali e agricoltori, in linea con il Green Deal, il Programma Spaziale Europeo e le opportunità del PNRR”.
Nel corso della mattinata sono intervenuti i rappresentanti veneti delle associazioni di categoria, Gianmichele Passarini (Vicepresidente Nazionale di Cia-Agricoltori Italiani e Presidente Cia Veneto), Francesco Longhi (Presidente Anga Veneto – Confagricoltura Veneto), Carlo Salvan (Presidente Federazione Regionale Coldiretti Veneto) che hanno sottolineato l’importanza di coinvolgere gli agricoltori nell’utilizzo di questi dati con strumenti sempre più fruibili e immediati.
Ma le conoscenze millenarie in campo agricolo raccolte sulla terra stanno aprendo sempre di più e in tempi estremamente rapidi nuove frontiere di coltivazione anche nello spazio. A parlarne nel corso della mattinata sono stati la Prof.ssa Stefania De Pascale (Università degli Studi Napoli Federico II e collaboratrice ASI/ESA) e Aleksandar Arsovic (Managing Director di Zero Farms) oltre a Franco Fossati (Lead Italy and South Europe The Exploration Company), Mathieu Goudot (CRO Space Cargo Unlimited) e Meagan Crawford (Managing Partner SpaceFund) che hanno presentato le più recenti conquiste in campo di esplorazione spaziale e terraformazione.
“Oggi lo spazio rappresenta un asset cruciale per affrontare alcune delle sfide più urgenti del nostro tempo, a partire dalla sicurezza alimentare e dalla sostenibilità ambientale” ha sottolineato il Direttore Generale dell’ASI Luca Vincenzo Maria Salamone. “L’Agenzia Spaziale Italiana è fortemente impegnata nel valorizzare le competenze e soluzioni tecnologiche in ambito spaziale a beneficio dell’osservazione della Terra. Programmi italiani per l’osservazione della Terra come COSMO-SkyMed PRISMA e IRIDE, dotati di tecnologie all’avanguardia, permettono di raccogliere dati fondamentali per l’agricoltura di precisione, il monitoraggio ambientale e la gestione delle risorse naturali. Oggi circa il 25% dei dati satellitari è utilizzato in ambito agricolo: la sfida è trasformare questi dati in servizi concreti e accessibili per imprese, Istituzioni e cittadini. Per farlo, è essenziale rafforzare l’ecosistema che unisce ricerca, industria e pubblica amministrazione, così da sfruttare appieno le potenzialità dello spazio per uno sviluppo sempre più sostenibile e inclusivo”.
Ma in che modo i dati raccolti dallo spazio vengono elaborati e utilizzati dalla filiera agricola sulla Terra? Ne hanno discusso Giordano Giorgi (Responsabile del Centro Nazionale per la caratterizzazione ambientale e la protezione della fascia costiera, la climatologia marina e l’oceanografia operativa di ISPRA), Enrico Borgogno Mondino (Professore ordinario di Geomatica dell’Università di Torino e Presidente dell’Associazione Italiana di Telerilevamento) e Chiara Rossi (Bonifiche Ferraresi) mentre Gabriele Giorgini, Chief Operating Officer Vector Robotics e Riccardo Marchetto, CEO Neptune hanno presentato due progetti all’avanguardia nel monitoraggio della terra dal cielo per prevenire e gestire gli incendi e perdite di acqua.
La New Space Economy è sempre più al centro dell’agenda internazionale. Qual è il ruolo delle istituzioni per instaurare un dialogo efficace con il settore privato e quali sono le priorità da affrontare sono stati al centro del confronto con Dario Nardella, europarlamentare e membro della Commissione per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale ed Elena Donazzan, vicepresidente della Commissione Industria, Ricerca ed Energia nonché membro della Commissione Occupazione e Affari Sociali del Parlamento Europeo. In chiusura, il Vice Presidente della Camera dei Deputati Giorgio Mulè, ha ricordato come a oltre 60 anni dal primo lancio di un satellite italiano nello spazio, il lavoro di condivisione dei saperi scientifici tra diversi paesi risulti tuttora centrale anche nel supporto all’agricoltura sulla Terra.
“Space AgriTech è stata un’occasione fondamentale per rinsaldare un ponte tra gli enormi passi avanti registrati negli ultimi anni dalla Space economy, il mondo della ricerca scientifica, le istituzioni e la filiera del settore primario. E’ stata una giornata ricca di contributi estremamente rilevanti. Il concetto di “conquista” dello Spazio sta entrando sempre di più e in tempi rapidissimi in una cornice di condivisione dei saperi e delle conoscenze, dallo spazio per la terra e viceversa” ha dichiarato a chiusura della giornata Nicola Dell’Acqua, Direttore Veneto Agricoltura. “Ascoltare dalle associazioni di categoria – che rappresentano dal piccolo agricoltore alla grande filiera – i modi innovativi con cui stanno sempre di più ricevendo e utilizzando i dati dallo spazio per ottimizzare le coltivazioni, ridurre i costi, combattere i cambiamenti climatici, credo sia la risposta più concreta e fattiva che potesse dare questa giornata. Se vogliamo che lo spazio non sia lontano dal mondo agricolo occorre continuare a lavorare già nei prossimi mesi coinvolgendo e investendo direttamente le organizzazioni dei produttori” ha concluso Dell’Acqua.
